CRISI
Con una prestazione a dir poco imbarazzante, la Strega esce umiliata dal match interno con l’Hellas Verona e dà inizio ad una crisi preoccupante.
Difficile salvare qualcuno dopo una prestazione del genere, che conferma una vera e propria inversione di tendenza, diventata una costante nelle ultime nove gare in cui gli uomini di Inzaghi hanno raccolto 4 miseri punti.
Probabilmente più di qualcuno si era illuso di aver già raggiunto la salvezza, dimenticando che il cammino è ancora lungo.
Le recriminazioni nascono da lontano, a partire da un mercato di riparazione condotto con la stessa scarsa “attenzione” di quello estivo.
La squadra ha sempre manifestato lacune, “coperte“ solo da alcuni risultati favorevoli.
Nel frattempo, invece, tutte le altre squadre coinvolte nella lotta per la retrocessione si sono opportunamente rinforzate ed hanno iniziato la risalita in classifica.
Commentare i contenuti tecnici e tattici della gara diventa, a questo punto, davvero inutile. E‘ importante, invece, fare un’analisi seria e responsabile di quanto accade e far quadrato per non buttare all’aria la grande opportunità della permanenza in serie A.
Quanto alla gara, c’è poco o nulla da segnalare, se non esaltare una prestazione perfetta e tonica da parte dei veneti che hanno lasciato solo le briciole ai sanniti. Il Benevento invece non è mai entrato in partita e il taccuino è rimasto privo di una benché misera annotazione.
Le responsabilità tecniche sono da condividere anche con colui che ha ideato la squadra, che ha probabilmente pagato la propria inesperienza nel gestire alcune riconferme e soprattutto nell’ingaggiare calciatori poco adatti alla categoria.
Ecco il mio personale giudizio ai partecipanti alla gara:
Montipò (voto 5,5): incolpevole sulle tre reti subite. Uno dei pochi che riesce a non naufragare del tutto.
Depaoli (voto 4,5): prova anonima. Va sempre in difficoltà perché il suo compagno di corsia (Insigne) non lo supporta in fase difensiva.
Glik (voto 4,5): nervoso; forse vittima di una fase difensiva messa a dura prova dallo scarso filtro della linea mediana. Costretto spesso a uscire sull’out destro e ad abbandonare la posizione. Ci auguriamo che riesca a tirare fuori la giusta personalità per rimettere ordine in difesa.
Caldirola (voto 4,5): annaspa. Sempre in balia degli avversari. Soffre la frenesia con la quale la squadra riparte, che non concede mai la possibilità di respirare.
Letizia (s.v.): costretto a lasciare anzitempo il campo. Il suo infortunio apre un altro capitolo amaro: la “strana” gestione degli infortuni e delle relative comunicazioni.
Hetemaj (voto 5): prova a metterci il cuore come sempre, ma finisce nella confusione tattica e tecnica di tutto il reparto, mal assortito per questa gara.
Schiattarella (voto 4,5): la brutta copia del giocatore che abbiamo visto nella prima parte del torneo. In totale confusione. Ci auguriamo che – dichiarazioni post-partita a parte – riesca a far valere la sua indiscussa leadership.
Ionita (voto 4,5): a parte il suo impegno, non ricordo un’iniziativa degna di nota, e non solo riferita alla gara in questione. Pensare che era stato scelto per dare peso al reparto…
Insigne (voto 4): inspiegabilmente schierato ancora una volta. Prestazione come di consueto senza mordente. Nessuna nota da segnalare a parte una timida conclusione da fuori area. La serie A è un torneo importante!
Sau (voto 5): unico, tra gli avanti, che possa definirsi un giocatore “tecnico”. Anch’egli è preso per più di un’ora da quella frenesia che non dà mai alla squadra la possibilità di imbastire una manovra degna di nota.
Lapadula (voto 4): se si esclude la solita lotta, nulla da segnalare. Molto poco per un attaccante.
Subentrati:
Foulon (voto 2): Imbarazzante. Aveva purtroppo già evidenziato i suoi limiti nel corso delle precedenti gare. Conferma l’inadeguatezza del suo impiego nella massima categoria calcistica.
Improta (voto 4,5): rientrava da un infortunio, subentrato come ripiego al posto di Foulon. La sua duttilità ha fatto pesare la sua assenza nelle ultime settimane.
Tuia (voto 4,5): entra per modificare l’assetto difensivo. Timoroso e spesso in ritardo.
Viola (s.v.): lasciato inizialmente a riposo per consentirgli la gestione delle forze, subentra troppo tardi e a partita praticamente chiusa. Auguriamoci che riacquisti la piena condizione. La sua presenza è imprescindibile.
Gaich (s.v. ) Subentra troppo tardi. Nessuna nota da segnalare
Inzaghi (voto 3): il comandante deve assumersi tutte le responsabilità di questa debacle anche perché le scelte dei calciatori sono state condivise con il direttore sportivo. Scelte tecniche e tattiche forzate, ma apparse errate, così come la gestione dei cambi molto approssimativa (basti vedere cos’è accaduto all’inizio della ripresa con l’ingresso in campo dei 3 sostituti)
La squadra è apparsa frenetica, senza idee e soprattutto con una scarsa personalità.
E’, forse, giunta l’ora di puntare su quegli uomini che hanno voglia e capacità di assumersi delle responsabilità e che soprattutto siano all’altezza della categoria.
In momenti diversi ho osannato i meriti e l’impegno. In questo momento non posso che mettere in evidenzia limiti e le incongruenze, ma soltanto per stimolare un gruppo che sembra essersi smarrito e imborghesito.
Occorre, adesso, fare quadrato e remare tutti nella stessa direzione, recuperare energie nervose e ripartire dai principi basilari.
Ci attende, ora, lo Spezia, per una gara che si profila delicata ed importante, tenendo d’occhio le squadre che ci sono alle spalle.
Che sia, la trasferta in terra ligure, un’occasione per un pronto riscatto e per restituire la giusta tranquillità all’ambiente
Forza sempre Strega 91