IMPALPABILI
Il derby con i cugini del Napoli allo stadio Diego Armando Maradona lascia l’amaro in bocca non solo per il risultato, ma soprattutto per la prestazione apparsa timida e sopratutto scialba.
Gli uomini di Gattuso cercavano il rilancio dopo la cocente delusione dell’eliminazione dall’Europa League con i modesti spagnoli del Granada.
Dalla sua mister Inzaghi (squalificato per l’occasione) aveva preparato con il solito atteggiamento tattico una gara che avrebbe dovuto essere accorta ed improntata più che altro sulle ripartenze.
La Strega paga, ancora una volta, a caro prezzo le disattenzioni e l’atteggiamento poco incisivo al punto da essere impalpabile.
C’è da dire, a parziale scusante, che l’assenza di Glik ha inciso sulle scelte della linea difensiva, che sarebbe stata sicuramente un’altra, così come le non perfette condizioni del giocatore dotato di maggiore spirito d’iniziativa, Pasquale Schiattarella.
A tutto questo si aggiunge l’ormai cronico “non apporto” degli avanti sanniti.
Resta l’unica speranza di vedere se il nuovo arrivato Gaich, insieme alla qualità di Sau ed al dinamismo di Moncini, possano supportare lo spirito di sacrificio dello “stoico“ Lapadula.
La squadra sembra più compatta, ma ha anche perso quel pizzico di imprevedibilità che l’ aveva contraddistinta nella prima parte della stagione e che purtroppo nelle ultime otto gare sembra essersi un po’ smarrito.
Questo il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara:
Montipò (voto 6): nessun problema in una domenica tranquilla, che sarebbe certamente scivolata via senza affanni se non vi fossero state le due sbavature difensive. Più attento del solito.
Depaoli (voto 5,5): uno dei punti di forza del Napoli sono le corsie esterne e dalle sue parti operava la coppia Goulham- Insigne, di tutto rispetto. Disputa una gara attenta. Forse avrebbe potuto gestire meglio quel colpo di testa che ha concesso l’assist del gol partenopeo, ma è un particolare. Da lui ci si attende molto di più .
Tuia (voto 6): con l’atteggiamento tattico attendista, la linea difensiva finisce per essere costantemente sotto pressione. Gestisce bene i suoi interventi ed il suo lavoro.
Barba (voto 6-): stesso discorso di Tuia. Lo vorremmo solo un po’ più cattivo. La posta in gioco è alta e bisogna cominciare ad affilare le unghie.
Foulon (voto 4): evidenzia ancora una volta i suoi forti limiti nella fase difensiva. Non ha il passo, né la capacità di temporeggiare e dare il verso all’avversario. Si addormenta letteralmente in occasione della rete partenopea, non risalendo e tenendo in gioco Mertens, che altrimenti sarebbe finito abbondantemente in fuorigioco. Errore gravissimo per un giocatore di serie A (e non solo serie A…).
Schiattarella (voto 5,5): si vede che non è in condizione e questo ha pesato molto sul rendimento della gara. Speriamo di recuperarlo al più presto.
Hetemaj (voto 6,5): indomabile, mette tutto quello che ha per l’intera gara. Se c’è un giocatore che incarna lo “spirito salvezza”, è proprio lui. Da prendere ad esempio se si vuole perseguire l’obiettivo sperato.
Ionita (voto 6-): solita prestazione di quantità. Ho la sensazione che potrebbe fare di più.
Viola (voto 5,5): fatica ad entrare in partita. Per buona parte del primo tempo i compagni non si appoggiano a lui e questo ha inciso non poco sulla fase di ripartenza. Meglio nella seconda parte della ripresa, quando si libera di tatticismi, riesce a prendere il pallino del gioco e a far salire la squadra.
Caprari (voto 5): evanescente. Non riesce a farsi cercare dai compagni e a tenere palla. C’è qualcosa che lo frena e sopratutto lo condiziona dal punto di vista mentale, dato che spesso si estranea. È un giocatore importante, che può e deve dare di più nell’economia del gioco e sopratutto delle iniziative .
Lapadula (voto 6,5): encomiabile per spirito di sacrificio. E’ l’unico che prova a tenere alta la squadra, cosa che diventa difficile se lasciato solo. Perché non utilizzarlo in qualche circostanza con un compagno di reparto?
Subentrati:
Letizia (voto 5,5): si rivede sul campo dopo un lungo stop. Purtroppo l’approccio con la gara non è dei migliori, tanto che si perde l’uomo in occasione del secondo “regalo “agli azzurri. Sarà fondamentale in questo rush finale per il suo apporto fondamentale sulla fascia.
Sau (voto 6): entra con un ottimo spirito e con buone iniziative. Avrebbe, forse, meritato di giocare dall’inizio della ripresa, per la sua qualità e sopratutto per la sua esperienza in situazioni di classifica come quella in cui naviga il Benevento.
Insigne (voto 5-): impalpabile, ma non è una novità. Continua ad avere la fiducia del tecnico in un torneo per il quale, forse, non è pronto.
Moncini ( sv ): entra per dare peso, ma troppo tardi.
Gaich (voto 6): si presenta con buona personalità e spirito d’iniziativa. Ci auguriamo che il tecnico trovi una soluzione per metterlo in condizione di sfruttare al meglio le sue caratteristiche, soprattutto per lo scarso peso mostrato dall’attacco sannita.
Inzaghi (D’Angelo)
La gara era stata preparata come da copione. Lo sguardo in tribuna del tecnico piacentino la dice tutta sulla delusione, per il risultato e per la prestazione corale. Una squadra “impacciata “ e talvolta remissiva, caratteristiche, entrambe, che mal si conciliano con il suo carattere.
Adesso si presentano due gare molto importanti, nelle quali la Strega sarà chiamata a dare il meglio di sè per fare quei punti che devono portarla alla salvezza.
Va bene l’atteggiamento tattico, ma c è ancora da lavorare sugli errori che gratuitamente condizionano le gare.
Anche qualche scelta tecnica oltre che tattica può essere presa in considerazione e sopratutto la capacità di puntare sugli uomini che hanno maggiore cattiveria agonistica, se si vuole raggiungere la salvezza .
La gara con gli scaligeri rappresenta un crocevia molto importante e siamo certi che i sanniti sapranno archiviare questa fase e dare nuovo vigore
Forza Strega 91