
Arturo Ciullo
By Arturo Ciullo
Riscatto.
La Strega sbanca l’Artemio Franchi e si colloca in una posizione di classifica che le consente di poter guardare le cose con uno spirito diverso.
La sconfitta con lo Spezia aveva creato qualche malumore ed accentuato lacune che purtroppo erano già sembrate evidenti.
Ed invece, al cospetto di una Fiorentina in piena crisi di identità, per la quale neanche il ritorno in panchina di Cesare Prandelli sembra sia servito a ritrovare la strada giusta, la squadra di Inzaghi è sembrata aver recuperato, tutto d’un colpo, quella compattezza e quell’umiltà che l’avevano contraddistinta nel corso del precedente campionato di Serie B. E dire che il tecnico sannita aveva dovuto fare la conta degli uomini a disposizione per scegliere il miglior undici da contrapporre inizialmente ai toscani.
Classico schieramento iniziale 4-3-2-1, con Barba schierato sulla sinistra della linea difensiva completata da Glik e Caldirola al centro e Letizia a destra; in mediana il redivivo Hetemaj a far reparto con Schiattarella e Improta; in avanti Sau e Ionita a supporto dell’ariete Moncini, punta centrale.
Gara che si trascina senza sussulti per quasi tutta la prima frazione, con le squadre apparse più attente a non commettere errori.
Nella seconda frazione, invece, la Strega ha preso coscienza delle proprie potenzialità ed ha osato un po’ di più, cosa che le ha consentito di agguantare la rete del successo ad opera del “jolly” Riccardino Improta, alla sua prima realizzazione in assoluto in Serie A.
Al di là della prestazione opaca fornita dai viola, i sanniti hanno saputo, poi, gestire al meglio il risultato, fornendo una prestazione attenta ed ordinata in ogni reparto, che le ha consentito di ottenere meritatamente la piena posta in palio ed il secondo clean-sheet stagionale. Aspetto, quest’ultimo, da non sottovalutare, soprattutto in considerazione del fatto che la difesa aveva, fin qui, rappresentato il vero e proprio tallone d’Achille. A centrocampo, poi, il recupero di Hetemaj e la “quantità” offerta da Ionita e Improta hanno fatto la differenza; la linea difensiva a quattro, apparsa più “bloccata” con l’inserimento di Barba come terzino, non è mai sembrata in seria difficoltà.
Questo il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara:
Montipò (voto 6): un solo intervento degno di nota, in una partita dove non ha avuto molte occasioni che lo hanno preoccupato. E’ sembrato ordinato, se si esclude qualche rilancio approssimativo nel corso della prima frazione di gioco, forse condizionato dal forte vento contrario che spirava sul Franchi.
Letizia (voto 6,5): ha un avversario importante da tenere sotto controllo; gestisce l’uno contro uno con attenzione curando quasi esclusivamente la parte difensiva.
Glik (voto 6): ringhia e mette il fisico in ogni intervento. Senza sbavature.
Caldirola (voto 6,5): in crescita e meno frenetico. Prestazione muscolare.
Barba (voto 6,5): chiamato a dare compattezza al reparto difensivo, svolge il suo compito con diligenza.
Schiattarella (voto 6): ritrova il compagno di reparto dello scorso anno e con lui la compattezza per un giusto filtro alla fase difensiva. Prova attenta e senza fronzoli.
Hetemaj (voto 7): decisamente il migliore in campo. Si riprende il suo posto e la scena, dando valore e conferma alla tesi secondo la quale la sua presenza in campo sia, in questa fase, importante ed imprescindibile, ancor più con questo organico.
Ionita (voto 6,5): approccio lento; decisamente meglio nella ripresa, quando fa reparto lasciando ad Improta l’out sinistro
Improta (voto 7): un vero e proprio “jolly” di casa Inzaghi. Risponde “presente” con la solita umiltà, agendo prima da interno, per poi liberarsi nella seconda frazione di gioco quando viene impiegato da esterno alto. Sarà forse un caso, ma riesce anche a trovare la prima rete in serie A.
Sau (voto 7): il migliore, insieme ad Hetemaj, fin quando è in campo. Riesce a tenere palla e a far respirare la squadra. Lascia il campo a fine primo tempo. Inzaghi dirà per problemi fisici e non per scelta tecnica.
Moncini (voto 6,5): mette cuore e fisico, senza mai mollare di un centimetro. Peccato non riesca a realizzare la rete che avrebbe consacrato la sua prestazione. Da apprezzare lo spirito di sacrificio.
Subentrati:
Insigne (voto 6). Schierato dall’inizio del secondo tempo, perché a partita in corso il suo apporto può essere maggiormente positivo
Tello ( voto 6 ): chiamato per dare respiro alla difesa, è attento e concentrato, utile alla causa
Lapadula (voto 6): entra nel momento topico, pronto a sfruttare eventuali cali di tensione. Mette la giusta pressione in questo scorcio di partita ed ha anche un’occasione per raddoppiare.
Inzaghi (voto 6,5): le critiche e/o i malumori della piazza lo avranno anche infastidito, ma qui nessuno vuole creare polemiche inutili. Siamo tutti sulla stessa barca e probabilmente la prestazione di Hetemaj ha dimostrato che, forse, determinate scelte avrebbero potuto essere fatte per dare un’impronta diversa, così come l’utilizzo in questa fase di Improta al posto di Insigne. Deve prendere atto che l’organico è ridotto all’osso e che occorre procedere a rinforzare la rosa, sia numericamente che qualitativamente.
Abbiamo fiducia delle sue qualità umane e tecniche e consapevolezza che la squadra sta ancora pagando il prezzo dell’adattamento alla categoria; così come apprezziamo i risultati ottenuti fin qui.
Ma adesso testa alla “Vecchia Signora”. Che la Strega, marpiona come il suo tecnico, sia pronta a farle un brutto scherzo ?
Forza Strega 91 !