(Arturo Ciullo)
Il fischio d’inizio dell’incontro di calcio Sampdoria – Benevento, ci fa dimenticare e, per un attimo, mettere da parte le frustrazioni che hanno accompagnato tutto l’ambiente giallorosso negli ultimi sei lunghi mesi, dettate dal non aver potuto vivere direttamente sugli spalti del Ciro Vigorito la straordinaria cavalcata dell’ultimo torneo cadetto stravinto a suon di record, dal non aver festeggiato con la squadra la promozione in serie A, dal non aver potuto condividere la magia del ritiro precampionato e delle amichevoli con le squadre più blasonate ed infine, dal non poter trascinare la propria squadra del cuore nella prima gara interna del nuovo campionato contro l’Inter, causa lo slittamento richiesto (ed ottenuto) dalla società milanese.
Insomma, tutte emozioni “negate” che avrebbero potuto minare il proverbiale entusiasmo e la feroce passione del tifo giallorosso. Emozioni che, come per incanto, si riuniscono dietro a quel fischio d’inizio del giovane e promettente arbitro Dionisi.
C’era, ed era inevitabile, tanta curiosità dietro al nuovo inizio della stagione calcistica per il Benevento Calcio. Curiosità mista ad apprensione e felicità, sentimenti e sensazioni che accompagnano, del resto, qualsiasi individuo all’inizio di qualcosa che egli consideri importante.
Dietro a quel fischio di inizio si confondono quelle emozioni e, purtroppo, anche il mesto ricordo di un giovane arbitro leccese strappato ferocemente alla vita, insieme alla compagna, da una tragica follia di fine estate.
Si parte. Finalmente.
Claudio Ranieri, saggio tecnico doriano, sapeva bene di non doversi fidare di questa Strega, non più soltanto squadra simpatia, come da più parti riconosciuto, ma anche organico che vorrà recitare la sua parte e lottare con forza per restare nel massimo torneo calcistico nazionale
Dal canto suo Pippo Inzaghi aveva opportunamente dichiarato, in conferenza stampa pre-gara, che il vento era cambiato e che questo Benevento non sarebbe stato “cenerentola”, ma lupo pronto ad azzannare la preda.
Il tecnico sannita non rinuncia, almeno inizialmente, al collaudato 4321, schema ad albero di Natale che lo scorso anno aveva garantito tanto equilibrio ed i grandissimi risultati che tutti ricordiamo.
In porta il giovane di belle speranze Montipò; linea difensiva con lo “stantuffo” Letizia tornato a destra, suo ruolo naturale, centrali il granitico Glik e Caldirola, capitano per l’occasione, a sinistra il giovane e promettente belga Foulon, neo-acquisto del Benevento; linea mediana formata dal “metronomo” Schiattarella a e dai “nuovi” Dabò e Ionita. Nel reparto avanzato, alle spalle della punta Moncini, agiscono Insigne e Caprari, altra new entry.
Nei primi minuti la Sampdoria non assume un atteggiamento aggressivo e lascia ai sanniti la possibilità di iniziare l’azione dal basso senza grandi problemi. Atteggiamento che persiste anche nei minuti dall’ottavo al ventesimo, in cui la Strega fornisce il peggio di sé e finisce per combinare due “topiche”, una per errore individuale del singolo (portiere), l’altra per errore di posizionamento difensivo, che regalano letteralmente alla squadra ligure un insperato, ed immeritato, doppio vantaggio.
Da quel momento, però, i ragazzi di Inzaghi non calano la testa, ma cominciano invece a macinare gioco, dando la netta sensazione di poter riprendere la partita da un momento all’altro; e quel momento si manifesta intorno alla mezz’ora del primo tempo, quando un provvidenziale destro di Caldirola su azione di calcio d’angolo regala la rete che accorcia la distanze e rimette in partita la Strega. Si conclude sul 2-1 per la Samp la prima frazione di gioco.
Nella ripresa il Benevento resta padrone assoluto del campo. Raggiunge il meritato pareggio, ancora una volta con Caldirola, stavolta con la “specialità della casa”, un preciso colpo di testa sulla sinistra dell’incolpevole portiere doriano ed addirittura, quando si era quasi al novantesimo, completa l’opera grazie ad un destro da favola di Letizia che, con il “suo” piede e dalla sua posizione naturale, sfodera un rasoterra di rare potenza e precisione che va ad insaccarsi sul primo palo, sempre alla sinistra del portiere blucerchiato.
Rimonta completata e prima, storica vittoria in campionato, che fa tanto morale e fa presagire un torneo importante da parte del Benevento.
Ed ecco il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara :
Montipò ( voto 5). Macchia l’esordio in serie A con un errore tecnico. Bravo perché non si lascia intimorire dal passaggio a vuoto e resta concentrato per il resto della gara, facendosi trovare pronto in quelle poche sortite in avanti da parte dei blucerchiati.
Letizia ( voto 8). Ritorna nel suo ruolo naturale. Migliora il ritmo con il passare dei minuti. Buona la fase difensiva, ben cadenzata la fase offensiva. Segna la rete del sorpasso e regala i primi tre punti alla Strega. Un buon auspicio per un grande torneo.
Glik ( Voto 7). Imperioso, ma è evidente che deve mettere a punto la sua già buona condizione fisica. La sua esperienza e i suoi centimetri saranno fondamentali. Ha molti margini di miglioramento.
Caldirola ( voto 9). Si regala due reti, record assoluto per un difensore debuttante in serie A. Per il resto, solita gara maschia e determinata . Sarà determinate il lavoro di coppia con il compagno di reparto.
Foulon ( voto 7). Gran bella scoperta. Colpiscono la calma e la qualità con la quale si è unito al gruppo ed ha approcciato al torneo.
Schiattarella ( voto 7,5). Il “metronomo” prende le chiavi del centrocampo e comincia a dettare i tempi come da spartito. Molto significative le sue verticalizzazioni, che saranno un tema molto importante nel prosieguo del campionato. Deve registrare, però, l’intesa con il reparto.
Dabo ( voto 6,5). La sua prestazione è andata in crescendo con il passare dei minuti. Ragazzo dotato di evidenti doti fisiche, che non potranno che migliorare con il passare dei giorni . Buona personalità ed interessanti le sue incursioni. Da poco nel Sannio, bisogna concedergli il tempo necessario per registrare registrare l’intesa con i compagni di reparto.
Ionita ( voto 6). Presenza costante nel vivo del gioco. Ci si attende molto da lui, che riesce a garantire le due fasi. Anch’egli ha bisogno di tempo per integrarsi in questo nuovo organico
Insigne ( voto 6,5). Si vede che sente la fiducia che il tecnico nutre, da sempre, per lui. Partenza con qualche sbavatura anche in fase difensiva; cresce con il passare dei minuti rendendosi anche pericoloso. Rappresenterà, in futuro, una valida alternativa
Caprari ( voto 6,5). Quando sprinta o detta i movimenti, si vede già che può dare molto. Anche su di lui c’è molta attesa. Buono l’impatto con l’ambiente ed il gruppo, saprà fornire il suo prezioso apporto.
Moncini ( voto 7). Conferma le buone sensazioni delle prime uscite pre-campionato. Lavora per la squadra dando profondità. Trova anche la conclusione in due circostanze dove avrebbe meritato la rete. Se continua con questa determinazione e mette da parte i momenti in cui recrimina troppo, sarà sicuramente un elemento determinante, grazie anche alla fiducia che la società ha riposto in lui.
Subentrati :
Sau ( voto 6,5). Prezioso il suo apporto nei minuti finali che consentono ai sanniti di dare peso al reparto offensivo nel momento della rimonta e successivo sorpasso. Suo l’appoggio per la rete di Letizia
Lapadula (s.v.). Entra nella parte finale e dà il suo contributo. Fa minutaggio in attesa di perfezionare la sua condizione
Hetemay ( s.v.). Entra nella fase cruciale e mette a disposizione i suoi polmoni come sempre
Improta ( 6,5). Come sempre, quando è chiamato a dare il suo contributo, lo fa con grande spirito. Copre la fascia e diventa molto prezioso nelle sue classiche ripartenze
Tuia (s.v.). Entra al posto del belga Foulon per serrare le fila nei minuti finali .Sicuramente sarà un altro elemento che saprà dare il suo apporto dato che il tecnico e la società hanno decisamente puntato su di lui .
Inzaghi ( voto 8). Si regala la prima vittoria nell’esordio di questo secondo torneo per la Strega in serie A. Conferma l’atteggiamento tattico che lo scorso anno gli ha dato grosse soddisfazioni ed evidenzia la padronanza che ha nella gestione del gruppo dove ognuno esegue le sue indicazioni. È conscio che a parte il grandissimo risultato ottenuto in casa dei doriani, ci sono molti aspetti su cui lavorare, tipo una miglior gestione della ripartenza dell’azione dalle retrovie e l’intesa tra i reparti, da registrare. Tutto questo sarà possibile quando sarà raggiunta una migliore condizione fisica. Ci vorrà anche del tempo, considerato che l’organico che ha oggi a sua disposizione conta ben 6 elementi nuovi. La squadra conserva la giusta mentalità e sopratutto ha mostrato grande personalità .
Ottimo l’esordio e i tre punti regalano la giusta gioia ad una tifoseria che purtroppo non ha potuto gioire fino ad oggi di tanto entusiasmo.
Ora testa al Bologna, gara importante ma non proibitiva. Il secondo scontro diretto, dopo quello, vittorioso, di Genova.
Il tecnico saprà dare al suo gruppo la giusta motivazione per una nuova impresa. Il resto lo dirà il campo
Forza Strega 91