Un Benevento cinico ed efficace strapazza il Foggia e continua nella sua serie positiva, agguantando la prima posizione in classifica. Un poker forse inaspettato ma ampiamente meritato, ai danni dei satanelli, che poco o nulla hanno potuto pur dimostrandosi combattivi e mai domi, nonostante il gap del punteggio.
La squadra di Gaetano Auteri ha giocato un buon calcio, come raramente si vede in terza serie. E, con un uno/due micidiale ha mandato al tappeto la squadra della Capitanata, scesa al “Vigorito” con il dichiarato intento di riprendere la propria marcia verso le zone alte della classifica. I giallorossi hanno confermato il trend delle ultime gare: squadra tonica, idee chiare e, nonostante (ancora!) le tante assenze di peso, nessuno s’è accorto che eravamo ancora una volta in emergenza. A dimostrazione ulteriore che la rosa allestita da Carli è di ottimo livello ed anche i cosiddetti comprimari quando chiamati in causa, non fanno assolutamente rimpiangere gli altri.
Gioco propositivo, votato ad “offendere”, tanto possesso, tanti i palloni recuperati per Berra e compagni, con continue ripartenze: però non sono mancate le distrazioni, soprattutto in fase difensiva, e qualche leziosismo di troppo. In alcuni frangenti della gara la squadra tende a specchiarsi e, in questa categoria credo sia un lusso inutile, che nessuno può permettersi. Perchè non c’è squadra che molli prima del triplice fischio, mai.
Comprensibile un certo appagamento, quando si gioca bene, ma sarebbe opportuno restare in partita fino alla fine, anche con il risultato virtualmente acquisito.
Il gruppo sembra avere maggiore consapevolezza dei propri mezzi, gara dopo gara e, come spesso si legge, un altro elemento importante è quello che vincere aiuta a vincere. Non è soltanto un modo di dire. Accrescere la fiducia in se stessi è fondamentale, a maggior ragione quando si è sempre più consapevoli che il livello tecnico complessivo della rosa è veramente elevato. Di sicuro il Benevento è una delle migliori squadre in assoluto dei tre gironi di C, per “qualità”.
Gli infortuni non aiutano, è vero, ma, per fortuna, stanno dando una grossa mano al tecnico di Floridia le prestazioni dei giovani ed anche quelle di chi sta trovando maggiore spazio proprio in questo periodo di emergenza. Ed è importantissimo avere una rosa nella quale ognuno sa di essere importante al pari degli altri, a prescindere da chi va in campo dal primo minuto.
Ovviamente essere in testa oggi è relativo, ed ha ragione don Gaetano: perchè il campionato è lungo e complesso, pieno di insidie. E le pretendenti, almeno sulla carta, sono tante. Questo vuol dire che, oltre al blasone, il Benevento dovrà fare anche i conti con la voglia di batterci degli altri, proprio perchè primi in classifica. Ma questa squadra ha le spalle larghe, per fortuna.
Da sottolineare le prestazioni del baby pipelet Nunziante, che mostra tanta sicurezza e straordinarie doti tecniche del ruolo. Certo, deve crescere, migliorarsi, acquisire esperienza. ma la base su cui lavorare è solida. Bravi Tosca (ritrovato?) e Berra, un po’ in difficoltà il giovane Viscardi. Una marcia in più degli altri un sorprendente Oukhadda. Buona prestazione di Simonetti e dei due golden boy del centrocampo Talia e Prisco. Monumentale Manconi e prestazione di grande spessore per Lamesta. Non brillantissimo Perlingieri rispetto alla normalità, ma è sempre uno straordinario combattente.
Anche i subentrati hanno fatto la loro parte, con il solo Starita che non riesce ancora a mostrare appieno le sue qualità.
Il campionato è lungo, sono soltanto cinque le gare disputate. Nessun “pari” per il Benevento in questo avvio, con quattro vittorie all’attivo ed una sconfitta (in parte immeritata…) in quel di Catania. In prospettiva, questa squadra non può che migliorare, questo è certo.
Tra un paio di mesi capiremo a cosa possiamo aspirare davvero, ma i presupposti ci sono tutti e sono tanti, nonostante tutto.
Passata l’euforia (ma ce la meritiamo, no?) adesso testa al prossimo impegno infrasettimanale (a Monopoli) e poi alla gara successiva in casa con la Juve Next Generation.