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“Molti Paesi – come l’Italia – hanno deciso di porre al centro dei loro piani di ripresa e resilienza un modello di crescita più verde e inclusivo. Tuttavia, sappiamo già che è necessario fare di più. Noi siamo senz’altro un Paese che sostiene con convinzione il ruolo guida dell’Unione europea nell’affrontare i cambiamenti climatici. Siamo determinati a porre l’Ue sulla giusta traiettoria per ottenere una riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030, e per azzerare le emissioni nette entro il 2050”. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi intervenendo all’evento Climate Moment in corso a New York. Fondi pubblici non bastano, mobilitare privati “Dobbiamo essere consapevoli che le sole risorse pubbliche non possono sopportare l’intero costo della transizione. Mobilitare il settore privato è ugualmente cruciale. Le autorità pubbliche, attraverso investimenti mirati e politiche abilitanti, possono creare le condizioni per dare impulso agli investimenti privati”, ha aggiunto Draghi. Pronti ad annunciare impegno economico “L’Italia farà la sua parte. Siamo pronti ad annunciare un nuovo impegno economico per il clima nelle prossime settimane”, così il presidente del Consiglio. Fissare il prezzo del carbonio per accelerare la transizione “La fissazione del prezzo del carbonio può essere uno degli strumenti per accelerare la transizione verde” ha indicato Mario Draghi. “Noi tutti dobbiamo non soltanto fissare degli obiettivi a lungo termine, ma anche allineare le azioni concrete a breve termine. Ad esempio, avremo bisogno di rafforzare gli sforzi comuni nell’accelerare la graduale eliminazione del carbone sia a livello nazionale che internazionale. E dobbiamo davvero prendere il nostro destino nelle nostre mani su questo aspetto. Inoltre, gli investimenti pubblici dedicati alla ricerca e sviluppo devono diventare priorità per ambiti strategici come l’elettrificazione, l’idrogeno, la bioenergia, la cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio, che oggi ricevono soltanto circa un terzo del finanziamento pubblico”. Rispettare promessa 100 miliardi, c’è attesa giovani “Il vertice del G20 che si terrà prossimamente a Roma e la COP26 di Glasgow sono un’opportunità imperdibile per rispondere alle sfide” sul clima “e dimostrare la nostra determinazione collettiva. Come Presidenza del G20 e partner del Regno Unito nella COP26, l’Italia sta facendo del suo meglio per promuovere la fiducia necessaria su questi temi a livello multilaterale. Siamo impegnati a fissare obiettivi ambiziosi e lungimiranti secondo i tre pilastri principali dell’accordo di Parigi: la mitigazione, l’adattamento e il finanziamento”, ha dichiarato il premier. “C’è una grande aspettativa sulla nostra leadership da parte delle giovani generazioni. Il nostro successo verrà misurato sulla nostra capacità di rispondere alle loro istanze con azioni ambiziose”, aggiunge. “Fra qualche giorno, diverse centinaia di giovani si riuniranno a Milano e contribuiranno alla discussione in merito alle priorità dell’azione climatica. Questo evento -chiamato Youth4Climate – si terrà in contemporanea con la Pre-COP che aprirà la strada al vertice di Glasgow. Perciò, finanziare la transizione è cruciale e dobbiamo rispettare la…