ALLUNGO
Prendo a prestito il termine usato nel ciclismo per rendere l’idea.
Vince e allunga, la Strega, e si gode una posizione di classifica che assume già i primi connotati storici, pur nell’ambito della sua breve esperienza in serie A.
I sanniti sconfiggono il Genoa in una gara che vale “doppio“ e lo fanno con un atteggiamento di comprovata maturità e con il piglio che caratterizza il suo tecnico, senza lasciare nulla al caso confermando i progressi dimostrati in queste ultime sei gare.
Superpippo Inzaghi fa la conta degli arruolabili e presenta un muro difensivo con Letizia – Glik – Tuia e Barba , a centrocampo l’inedito trio Hetemaj – Improta- Ionita, in avanti Caprari e Insigne alle spalle del confermatissimo Lapadula.
Primo tempo che scorre via senza particolari sussulti, con le due formazioni più attente a non rischiare piuttosto che a creare.
Nella ripresa l’equilibrio salta quando la Strega approfitta di un errore di posizione della difesa genoana e, grazie ad un tiro di giustezza di Insigne, si porta meritatamente in vantaggio.
Da quel momento i sanniti gestiscono le veementi reazioni dei grifoni e colpiscono nella parte finale con un penalty concesso per una fallo ai danni di Sau, dal medesimo poi trasformato.
La gara, invero, ha presentato pochi spunti di cronaca; ma va sottolineato come la prova dei sanniti sia stata pragmatica e di grande maturità. La Strega, con la vittoria, mette tra sé e la terzultima in classifica ben 8 punti di distacco, utili a regalare, quantomeno, giornio di serenità.
Ecco il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara.
Montipò (voto 7): guida la difesa con la solita attenzione. Si fa trovare pronto con un ottimo intervento in occasione dell’ unica, ma pericolosa, conclusione a rete dei genoani.
Letizia (voto 7,5): altra prestazione di spessore. Ottima la fase difensiva e sempre puntuale nell’appoggiare l’azione. Davvero una grande crescita da parte dello scugnizzo napoletano.
Glik (voto 7,5): ennesima prova di carattere da parte della “Roccia”. Si prende il comando del reparto e la fascia da capitano.
Tuia (voto 7): prova importante e determinata. Mostra un’evidente crescita d’affiatamento con il compagno centrale di reparto, la qual cosa fa ben presagire per il futuro.
Barba (voto 7,5): prova pulita e di personalità. Essenziale.
Hetemaj (voto 7,5): in assenza del suo “socio“ Schiattarella, prende in mano le redini della gestione della fase difensiva e macina tutto quello che gli capita a tiro. Cosa dire ad un giocatore così?
Ionita (voto 7): gara positiva è di quantità. Sembra che da qualche gara a questa parte abbia trovato sia il ritmo che la giusta posizione. Migliora l’affiatamento con i cmpagni di reparto.
Improta (voto 7): altra gara, altra diversa posizione in campo. Ma non si tira indietro e svolge il suo lavoro con la solita tenacia.
Caprari (voto 8): riesce a giocare tra le linee e a cercare l’uno contro uno. E’ il giocatore in più. Meriterebbe qualche conclusione in più a rete, ma sono convinto che con il passare delle settimane, con il crescere di affiatamento e tranquillità, emergeranno le qualità tecniche di questo ragazzo.
Insigne (voto 6,5): sfrutta un’indecisione della difesa genoana colpendola con il suo pezzo forte, il tiro a giro. Per il resto una prova pulita anche se senza particolari sussulti. Deve crescere dal punto di vista della personalità.
Lapadula (voto 6,5): ennesima prova di grande sacrificio per il peruviano. Il suo è un lavoro costante e si fa apprezzare per la sua tenacia.
Subentrati:
Foulon (voto 6,5): entra e con la solita personalità gestisce la parte finale della gara senza sussulti.
Tello (voto 6): entra per dare quantità e compattare il reparto centrale.
Sau (voto 7): si conquista e realizza un calcio di rigore assicurando una vittoria molto importante per i sanniti. Giocatore che incanta ancora grazie alle sue doti tecniche ed umane.
Di Serio (voto 7,5): il ragazzo cresce e, scriverà, sono certo, belle pagine nel corso della sua carriera. Volenteroso, umile e tenace. Il resto ? Plasmato da Inzaghi, diventerà certamente un grande attaccante.
Inzaghi (voto 8,5): anche se antepone la forza del gruppo e dei suoi uomini, voglio riconoscergli sia la scena, sia il voto più alto, perché questo gruppo gli assomiglia sempre di più. Umile, concreto, cinico. Chiunque giochi ed in qualunque posizione giochi, segue il suo spartito. Sarà bella o brutta, la Strega, ma oggi si posiziona al “primo posto “ della parte destra della classifica (quella che potremmo definire una sorta di serie A2). Intervistato, ribadisce che il Benevento in serie A ci può stare, in barba a coloro che lo vedevano già retrocesso ancor prima che iniziasse il campionato. La sua signorilità si manifesta a fine partita quando, ancorchè avrebbe avuto occasione di togliersi qualche “sassolino della scarpa”, ha comunque riservato un pensiero al collega Maran, esonerato a fine partita. Non risparmia parole affettuose verso i tifosi che non possono godere dello spettacolo.
Adesso testa all’Udinese, nostra prossima avversaria, per dare continuità ai risultati.
Forza Strega 91!