Pratici.
Una Strega “operaia” esce indenne dal Tardini dopo la sfida contro il Parma e mette nel suo carniere un altro punto molto importante per il suo grande traguardo: la salvezza. Lo fa facendo di necessità virtù, utilizzando tutti gli “arruolabili”, con una prova attenta e soprattutto “ pratica”.
Mister Inzaghi conferma il suo 4-3-2-1, con la linea difensiva composta da Letizia-Glik-Tuia (al posto dell’infortunato Caldirola ) e Barba; in mediana il trio “ adattato “ Hetemaj-Ionita- Improta; in avanti Caprari ed Insigne alle spalle dell‘ariete Lapadula.
Il risultato non è mai stato in discussione, anche perché il ritmo è apparso fin dai primi minuti molto basso e le squadre sono state più attente a non prenderle piuttosto che ad offendere. Fatto sta che il taccuino dei cronisti è rimasto privo di spunti interessanti.
Il Benevento torna a casa con un buon risultato, che dà continuità al lavoro visto nelle tre ultime settimane e che conferma come la squadra sia diventata più pratica, attenta ed equilibrata, calata nelle vesti di un torneo in cui ci sarà da lottare fino alla fine per il grandissimo equilibrio che vi regna.
Il Parma conferma le proprie difficoltà e, a mio modesto avviso, è destinata a permanere nel “gruppone” delle squadre che si giocheranno fino alla fine la permanenza in serie A.
La Strega, invece, nonostante le tante assenze e grazie all’applicazione dei suoi uomini, ha confermato un grande spirito di adattabilità, dando poi nel corso della ripresa la sensazione di poter provare a fare lo scherzo agli emiliani. Alla fine può godere comunque di un risultato che la mette in una posizione di classifica molto importante dopo un avvio difficile.
Questo il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara:
Montipò (voto 6): nessun intervento degno di nota in una giornata soporifera. Lavoro di ordinaria amministrazione.
Letizia (voto 7): gara attenta, senza sbavature. Garantisce con intelligenza gli appoggi in fase di costruzione.
Glik (voto 7): nessun intervento da segnalare per una gara che gestisce con la sua grande esperienza. Il dato più bello è senz’altro quello di non aver subìto gol. Condizione fisica parsa in costante miglioramento.
Tuia (voto 7): reduce da una settimana difficile, garantisce comunque il suo apporto fin quando resta in campo. Costretto ad uscire per un altro piccolo fastidio, che gli impedisce di terminare la gara. Davvero sfortunato.
Barba (voto 7): gara attenta. Garantisce solidità ad un reparto parso mai in difficoltà. Con l’uscita di Tuia nella fase finale è dirottato al centro della difesa.
Ionita (voto 7): riesce finalmente a disputare un’intera partita (per la prima volta da quando è a Benevento), ed offre la migliore prestazione. Si carica di responsabilità nella domenica in cui contava che lo facesse, offrendo al tecnico una risposta molto importante. Per il resto nulla da segnalare, se non una gara pulita e gagliarda.
Hetemaj (voto 7): inizia la gara azionando il suo motore e tritando tutto quello che capita dalle sue parti. Garantisce per la terza domenica di seguito il giusto equilibrio al reparto e alla fase difensiva.
Improta (voto 7): solita gara di sacrificio e corsa.
Caprari (voto 6,5): lavora per la squadra, pur cercando di creare superiorità numerica in qualche occasione senza però mai riuscirci. Le sue qualità si esaltano quando la squadra produce un gioco con un ritmo più alto, ma ieri c’era da tirar fuori la sciabola.
Insigne (voto 5,5): nessuna giocata da segnalare, tantomeno uno spunto degno di nota. Timbra il cartellino con una prova senza sussulti.
Lapadula (voto 6,5): corre, lotta, sbuffa. Ci mette il cuore e lavora per la squadra tenendo sotto pressione la coppia difensiva emiliana. A volte dà la sensazione di non riuscire ad approfittare delle rare occasioni che gli capitano, ma ciò credo sia dovuto al grande dispendio di energie che spreca al servizio della squadra.
Subentrati
Tello (voto 6): entra per far rifiatare la squadra
Sau (s.v.): garantisce il suo apporto tenendo palla e cercando qualche giocata. Niente da segnalare
Foulon (s.v. ): chiamato per dare manforte al reparto difensivo .
Inzaghi (voto 7): per salvarsi c’è bisogno di essere “pratici“, proprio come fatto ieri al Tardini. La squadra è sempre stata in partita, adattandosi ad un ritmo costantemente basso, anche se ha dato la sensazione che se avesse osato a fare qualcosa in più, avrebbe probabilmente fatto il colpaccio.
La squadra conquista un punto che dà autostima, migliora la classifica e conferma che ognuno si adatta a fare il compito che l’allenatore assegna.
Si attende, adesso, il pieno recupero di qualche pedina che permetta al tecnico di avere un organico oggi ridotto all’osso.
La prossima sarà un’altra partita speciale. Da una parte il teorico De Zerbi che i media hanno dipinto come un nuovo ispiratore di idee. Dall’altra il nostro Superpippo che, con praticità e pragmatismo ha costruito, una carierà importante.
A buon intenditor…
Forza Strega 91 !