
Arturo Ciullo
Mentalità. Nella terza giornata del girone d’andata, al Vigorito è di scena il Bologna di Sinisa Mihajlovic. E’ una partita di quelle che valgono doppio, contro una squadra appartenente a quel lotto di contendenti che, insieme alla truppa di Inzaghi, dovranno lottare per mantenere la categoria. Si presenta, inoltre, come un valido test per saggiare lo stato di crescita fisica e tattica della squadra sannita.
Il tecnico conferma il consueto atteggiamento tattico, schierando Letizia a destra e Foulon a sinistra della linea difensiva, con Glik e Caldirola centrali; in linea mediana il trio Schiattarella – Ionita – Hetemaj (novità di giornata nella formazione iniziale); in attacco c’è l’esordio dal primo minuto del nuovo arrivo Iago Falque che, insieme a Caprari, fanno da supporto all’ariete Moncini, confermato punta centrale.
La partita si presenta molto combattuta sin dai primi minuti, con le due squadre, che oltre a studiarsi, cercano di superarsi a vicenda. La Strega cerca di imporre il proprio ritmo, sfruttando le ripartenze e lasciando il possesso palla ai felsinei, che si sono resi pericolosi in un paio di occasioni nelle quali Montipò si è esibito in interventi di notevole caratura.
La squadra è apparsa ancora contratta in fase di impostazione, soprattutto nella prima parte della gara. Evidente che i meccanismi tra i reparti sono ancora da oliare. Sono emersi, tuttavia, anche aspetti positivi. Mi riferisco alla costante crescita di mentalità, al sapersi adattare all’avversario, all’aver cercato e trovato la rete e alla capacità di difendere il risultato senza particolari affanni. Sono, questi, fattori che inducono ad un cauto ottimismo per il futuro.
Sei punti realizzati nelle prime tre giornate rappresentano uno score di tutto rispetto per una matricola in serie A, per certi versi impensabile alla partenza del torneo. Una situazione di classifica che farà crescere l’autostima ed aiuterà senz’altro Inzaghi a lavorare ed insistere sulla “mentalità” dei suoi ragazzi.
Questo il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara:
Montipò (voto 7,5). Prestazione impeccabile che riscatta e rilancia il portiere sannita. Apparso sicuro sin dal primo minuto, con i suoi interventi ha garantito solidità al reparto.
Letizia (voto 7). Buona prestazione con il giusto equilibrio tra le due fasi, senza alcune sbavatura.
Foulon (voto 6,5). Gara dai due volti nella quale, ad un primo tempo perfetto, si contrappone un’ultima frazione di partita in cui palesa non poche difficoltà a mantenere il passo del subentrato Orsolini. Nel complesso garantisce il suo prezioso supporto, soprattutto in fase offensiva.
Glik (voto 6,5). Cresce con il passare dei minuti. E’ fondamentale il suo apporto nell’ultima parte della gara, quando è importante erigere un muro difensivo. Da registrare i meccanismi con il compagno centrale di difesa
Caldirola (voto 7). Ribatte colpo su colpo con costanza. Mai in affanno, vale quanto detto sopra per il suo “gemello“
Schiattarella (voto 7). Perno fondamentale per entrambi le fasi. In questo momento è certamente uno dei giocatori più “in palla”, su cui fare maggior affidamento.
Ionita (voto 6+). Prestazione decisamente migliore ed in crescita rispetto alle precedenti. Riesce a fare più reparto e a dare sostanza. Apprezzabili anche alcune iniziative offensive. Può fare ancora meglio.
Hetemaj (voto 7). Non tradisce le aspettative e, come sempre, mette a disposizione la sua “sostanza”, si vede. Resta, a mio avviso, una pedina fondamentale in questa prima fase.
Falque (voto 7). Ottimo l’impatto con la squadra e con la partita. Sembra essersi ambientato subito. Preziosi il suo apporto ed i suoi inserimenti.
Caprari (voto 6,5). Prestazione di sacrificio, garantisce le due fasi. Apparso stanco, forse per le tre gare in otto giorni a cui ha partecipato.
Moncini (s.v.). Peccato per l’infortunio, stava confermando il suo ottimo stato di salute.
Subentrati:
Lapadula (voto 7,5). Sostituisce Moncini dopo pochi minuti e mette a disposizione il suo prezioso supporto. Trova la rete che assicura i tre punti con uno dei suoi suoi soliti anticipi sul difensore.
Dabo (voto 6,5). Entra nel momento topico e riesce subito ad essere prezioso. Buona la sua fisicità, utile sopratutto in quella particolare fase della gara.
Improta (s.v). Chiamato a dare distanza sull’out di destra, per evitare il rischio che la squadra vada in inferiorità numerica.
Tuia (s.v.). Come nelle precedenti tornate, è chiamato in causa per comporre la difesa a tre ed alzare il muro difensivo nei minuti finali.
Sau (s.v. ). Prezioso il suo apporto, consente alla squadra di salire.
Inzaghi (voto 7). A dispetto delle sue dichiarazioni di facciata, egli voleva, eccome, questa vittoria. Ottiene una seconda vittoria di sacrificio, con una squadra “operaia” che sa ottimizzare quanto riesce a costruire. Decisamente meno sbavature e tanta concretezza. Ci sono ancora molte cose da registrare, ma è quasi fisiologico ed inevitabile. In attesa di Viola (figura chiave del centrocampo e dei suoi pensieri di gioco), sarà sicuramente soddisfatto per la mentalità che sta crescendo gara dopo gara, al di là dei punti conquistati.
Adesso c’è la pausa del torneo per gli impegni della Nazionale di Mancini; è la giusta occasione per godersi l’ottima partenza e lavorare sui miglioramenti di tattica e condizione fisica
Forza strega 91