Non tifo (quasi) mai per i calciatori: al limite mi ci “affeziono” tecnicamente, gustandone le mirabìlie calcistiche, ma sempre consapevole che loro, da professionisti, prima o poi cambieranno casacca. E’ normale, nulla di strano nel mondo pallonaro.
La campagna acquisti 2016/17, prima stagione dei giallorossi in serie B, è stata contrassegnata da profondi cambiamenti nell’organico. Dovuti alle norme (massimo 18 over 21, oltre i calciatori bandiera e gli under –benvenuti!– a gogò) e poi alla necessità, credo condivisa da tutti, di allestire una squadra che potesse garantire (sulla carta) almeno la permanenza in cadetteria, ovvero il nostro obiettivo dichiarato. Nulla da dire sugli acquisti. Anzi, di belle sorprese ne abbiamo avute, a dir poco entusiasmanti.
Ma, c’è sempre un’eccezione. Mi spiego: l’ultimo colpo, nemmeno tanto inatteso, del calciomercato, è stato quello della rescissione contrattuale dell’attaccante Fabio Mazzeo. Il calciatore, beniamino della torcida giallorossa dopo gli inizi difficili, era da settimane a dondolare sul filo, clamorosamente. Tante le voci che lo davano in partenza già nei primi giorni di ritiro, tra lo stupore di tifosi e addetti ai lavori. Poi c’è stato un momento che, un po’ tutti, avevamo capito che la società avesse cambiato idea sull’ipotesi della sua cessione. Invece…
Mazzeo è un calciatore fuori dal comune: qualità tecniche di primissimo livello, possiede intelligenza calcistica come pochi nel suo ruolo. Un uomo che, per quanto io ne sappia, è serio fuori e dentro il campo. Magari non troppo espansivo, ma tant’è! E noi che facciamo? Lo sacrifichiamo in virtù della lista dei 18…
E’ stata una precisa volontà del calciatore? Oppure il tecnico non lo ha ritenuto utile alla causa preferendo, semplicemente, la riconferma di altri, oltre i neo-acquisti? Questo punto mi lascia qualche dubbio. Fermo restando il rispetto dei ruoli, e le capacità indiscusse di Marco Baroni, io mi chiedo: ma non c’erano altri calciatori da poter sacrificare? Scorrendo l’elenco dei disponibili, senza fare nomi, qualcuno balza agli occhi, eccome… E, nel caso, anche se i ruoli sono leggermente differenti, io mi sarei tenuto ben stretto il salernitano.
Certo, bisognava fare delle scelte, anche dolorose, si doveva ridurre ed equilibrare al meglio la rosa degli over che racchiude molti uomini chiave. Fabio Mazzeo ha avuto sempre un buon rendimento, giostrando nel suo ruolo più congeniale. Anche quando inserito a gara iniziata, è sempre stato in grado di cambiare la partita a nostro favore. Lui è un calciatore che al pallone dà del “tu“, difficile da trovarne così. E soprattutto in casa si esalta, dando il meglio del suo repertorio.
La sua partenza per me è solo un errore madornale. Sottovalutato lui, sopravvalutato (e in grosso debito di fiducia) qualche altro. Poi, è probabile che esistano dinamiche a noi sconosciute o, come già scritto, che lui abbia espresso la volontà di cambiare aria… Chissà, forse non lo sapremo mai. Forse a maggio prossimo lo avremo addirittura dimenticato… La certezza, ad oggi, è che lo rimpiangeremo, questo è poco ma sicuro.