Sono bastati all’incirca trenta minuti giocati da grande squadra al Benevento Calcio per avere la meglio (2-0) su un tonico Potenza. Come prevedibile, i lucani di mister Marchionni hanno impostato una gara “d’aggressione”, probabilmente memori di quanto pur bene aveva fatto il Foggia al “Vigorito” nella gara precedente, per provare a bloccare sul nascere ogni azione dei giallorossi e vanificarne la propensione offensiva.
Ma, quando Ciano e compagni hanno deciso di volere vincere la gara, non c’è stata più partita. Azioni a uno/due tocchi, fraseggio e verticalità a tratti spettacolare e capacità realizzativa eccellente, soprattutto grazie a Eric Lanini che ha tirato fuori dal cilindro due bellissimi goal, di quelli che certamente valgono il prezzo del biglietto, anche per le tifoserie “nemiche”. Comunque, un Benevento essenziale, anche cinico, ma certamente superiore, in lungo e in largo, debordante anche fisicamente.
Ma la partita non è stata affatto facile. I padroni di casa non ci tenevano affatto a fare da sparring partner e, per almeno dieci minuti (quelli iniziali) hanno provato a chiudere il Benevento nella propria area, cercando di buttarla dentro in qualche modo. I giallorossi hanno però ben controllato le sfuriate dei rossoblu, iniziando a macinare gioco e guadagnando campo in ampiezza e in profondità, annichilendo in alcuni frangenti gli avversari. La doppietta dell’attaccante torinese è stata davvero devastante per i padroni di casa che hanno comunque provato ad impensierire Paleari & co. Ma davvero senza mai essere realmente pericolosi.
Troppo forti i giallorossi, una squadra “fuori categoria” che dall’avvento di Gaetano Auteri sulla panchina, non ha mai praticamente sbagliato più nulla, considerando anche la bravura delle avversarie che non vanno mai sottovalutate.
Tornando alla partita del “Viviani”, sono tante le note positive che vengono dalla prestazione, ma ci sono anche stati degli errori – individuali e di squadra – che sono stati probabilmente dovuti ad un evidente calo di tensione avvenuto con troppo anticipo rispetto al novantacinquesimo. Comprensibile che in una gara infrasettimanale si tenda a risparmiare le energie (per quanto possibile), però lasciare completamente l’iniziativa agli avversari, abbassandosi di conseguenza al limite dei sedici metri, può essere un azzardo eccessivo. Nessuna pretesa di giocare novanta minuti nell’area avversaria, ma occorre una maggiore organizzazione complessiva soprattutto nella gestione del risultato. E, la mimica di Auteri davanti alla sua panchina, nei minuti finali di gara, è stata abbastanza eloquente…
Bene Karic al rientro: è chiaro che adesso gli manca un po’ la gara nelle gambe, ma ritrovare un centrocampista di quantità e corsa come lui, in questo momento del campionato, credo sia stato fondamentale.
Benissimo Terranova, un vero gladiatore, ancora una conferma da Nardi, ma m’è sembrato che nessuno dei ragazzi sceso in campo sia andato al di sotto della sufficienza. Forse Ciano è apparso un po’ sotto tono, ma io credo che per il tipo di gara più di tanto non potesse esprimere.
Un vero peccato che questa squadra sia “solo” seconda in classifica. Cresce certamente il rammarico per ciò che è stato e per ciò che, invece, poteva essere. Ma potrebbe essere questo il senno di poi… inutile pensarci ancora. Doveva (probabilmente…) andare così: adesso non dobbiamo guardare la classifica, ma cercare di fare quanti più punti possibile. Poi, alla fine, vedremo dove saremo arrivati, e altrimenti continueremo a giocarcela, anche dopo…
Un plauso e un grazie sentito ai duecento Tifosi arrivati anche a Potenza. Loro sono il cuore pulsante del Benevento, che piaccia o no.
E senza di loro non c’è mai partita.
Perche uniti si vince, e solo così. Da sempre.