Ci voleva una prestazione straordinaria per uscire indenni e conquistare una vittoria al “Curcio” di Picerno: e prestazione straordinaria è stata.
Nella partita più difficile e complessa della stagione, almeno tra quelle viste fin ora, la squadra di Gaetano Auteri ha saputo soffrire e, con pazienza, è riuscita ad imporre il proprio gioco e l’evidente superiorità tecnica – individuale e di squadra – su un’avversaria certamente forte ma non trascendentale, e certamente “spensierata”, considerando i programmi iniziali di quel club.
Campo trappola per dimensioni e fondo in sintetico: e su quel tappeto i padroni di casa sanno costruire partite vittoriose, sfruttandone le caratteristiche, non a caso la squadra lucana è lassù in classifica. Ed il Benevento, nei primi quindici minuti, ha sofferto maledettamente e forse “troppo” queste condizioni sfavorevoli.
Però Ciano e compagni, nonostante le difficoltà e con il goal preso in apertura, che avrebbe potuto tagliargli le gambe, sono riusciti a restare sempre in partita, arginando per quanto possibile le folate offensive dei rossoblù per poi iniziare a macinare gioco e azioni, non senza difficoltà.
Auteri ha mandato in campo una formazione certamente più completa rispetto a quella vista in campo con il Cerignola, ovviamente senza nulla togliere a chi aveva giocato in precedenza. L’undici visto a Picerno è sembrato più equilibrato, meglio assortito nei reparti, in qualità, pur se con le solite difficoltà a centrocampo, indotte probabilmente dalla rigida dottrina tattica del tecnico siciliano e contestualmente dalle caratteristiche tecniche dei centrocampisti sanniti.
Al Curcio s’è vista un Benevento compatto, che non s’è mai sfilacciato e non ha perso le distanze: ma di errori, a volte pericolosamente banali, anche a Picerno ne sono stati commessi. Errori e topiche che, per certi aspetti, sembrano essere diventati una sorta di “marchio”, per alcuni calciatori. Ma, stavolta, la forza del collettivo ha avuto la meglio rispetto ad ogni difficoltà e, soprattutto nella seconda frazione di gioco, si è sempre avuta la netta percezione che almeno il pareggio poteva essere conquistato. E alla fine…
Buona gara di tutti, nonostante qualche distrazione, ma su tutti mi piace sottolineare le ottime prestazioni di Filippo Nardi e Lorenzo Carfora, senza voler sottovalutare gli altri. Il centrocampista trevigiano, sembra (sembra?) essere diventato imprescindibile per l’economia di gioco dei giallorossi. Quantità e qualità, senza mai togliere la gamba e con una personalità d far spavento. Il golden boy sannita, invece, ha saputo aspettare il suo momento, con intelligenza e bravura e, gettato nella mischia a gara in corso, ha saputo lasciare il segno sulla partita, impressionando per capacità tecniche e fisiche.
Il campionato è ancora lungo, i giallorossi hanno conquistato cinque punti in tre gare assolutamente difficili (di cui due in trasferta su campi storicamente ostici) e in soli sette giorni, considerando anche il valore delle avversarie.
Ciano e compagni rilanciano, proponendosi ancora al ruolo di regina del campionato. Non sarà facile però, perchè le distanze sono ancora notevoli e le contendenti non cedono il passo.
Come già ribadito, questa squadra può solamente crescere e migliorare e sono curioso di vederla all’opera quando finalmente tutti i disponibili saranno in condizioni fisiche ottimali, compreso il recupero di qualche infortunato. Ci divertiremo di sicuro, non può che essere così, e alla fine tireremo le somme…