Il Gp del Bahrein è stato l’ultimo, ora a Maranello sono passati ad altri fornitori dopo il ritiro dal commercio del dispositivo sanitario: «Abbiamo sempre agito in sicurezza»
Anche la Ferrari deve rinunciare all’utilizzo delle mascherine U-Mask. Erano utilizzate dal team di Formula 1, inclusi i piloti: Charles Leclerc e Carlos Sainz.
Utilizzate anche nel primo Gp della stagione in Bahrein domenica 28 marzo, nonostante in Italia fossero state ritirate dal commercio il giorno prima. Dopo la campagna di «Striscia la Notizia» e i test che hanno dimostrato gli scarsi risultati nel filtraggio: «Non forniscono evidenza scientifica sulla capacità di mantenere inalterate le prestazioni del filtro fino a 200 ore di utilizzo» ha scritto nel suo report il ministero.
L’azienda ha annunciato che farà ricorso, il prodotto è stato cancellato dalla banca dati dei dispositivi medici.
La Ferrari spiega che «si è sempre attenuta alle normative in materia di sicurezza». E in particolare «a seguito del divieto di commercializzazione e immissione sul mercato del suddetto prodotto, reso noto a mezzo stampa sabato 27 marzo» ha verificato che in base all’ordinanza del ministero della Salute aveva 5 giorni di tempo per adeguarsi alla nuova prescrizione.
Quindi poteva ancora usare le U-Mask 2.1, molto di moda in tutta la F1, durante la corsa in Bahrein: in altri Paesi sono considerati legali e alcune squadre le vendono addirittura come merchandising con il logo del team, fra queste c’è la McLaren. Sostituirle nel primo week end di gara sarebbe stato effettivamente complesso: ogni componente della squadra Ferrari, dai meccanici al team principal Mattia Binotto, ne usa due al giorno, a Sakhir la spedizione era composta da una novantina di persone.
fonte: www.corriere.it