
Arturo Ciullo
di Arturo Ciullo
Prestazione
La prestazione: Superpippo la cercava, l’ha preparata e l’ha ottenuta, in una serata molto speciale di fronte ad una “big” del torneo, la Lazio allenata dal fratello Simone.
Hanno giocato entrambi a superarsi, i due fratelli, ma credo che entrambi abbiano lasciato il campo di gioco nella consapevolezza di aver ottenuto un risultato molto importante, che li soddisfa e li rende felici.
Da parte sua Simone, conscio delle insidie che riservava questa gara, può ritenersi soddisfatto di essere uscito indenne dal Ciro Vigorito; dall’altra parte Pippo, gongolandosi e godendo per i tanti riconoscimenti, può sorridere per aver messo nel carniere un altro punto d’oro, per una classifica che sta assumendo connotazioni sempre più confortanti.
I sanniti confermano il consueto atteggiamento tattico ad albero di Natale, con la linea a 4 composta da Letizia – Glik – Tuia e Barba; in mediana il trio “quantità “ Schiattarella – Hetemaj – Ionita; in avanti la “sorpresa” Insigne con Caprari alle spalle dell’ariete Lapadula.
Nel corso della prima frazione di gioco, la Strega ha un atteggiamento guardingo e lascia più che altro l’ iniziativa agli avversari, ribattendo colpo su colpo pronta a sfruttare le sue micidiali ripartenze. Oltre al guizzo del bomber Immobile, che anticipa con maestria, in occasione del gol del vantaggio, un distratto Tuia, la Lazio fa registrare un’unica azione da parte del suo giocatore più talentuoso, Luis Felipe.
I giallorossi, quando ancora s’era sul risultato iniziale, hanno la migliore occasione del primo tempo con Lapadula, il quale non riesce, però, a trasformare in rete un colpo di testa ravvicinato. C’è da riconoscere che, dal canto suo, il portiere laziale Reina ha compiuto, nell’occasione, una parata strepitosa.
Al termine del primo tempo, in pieno recupero, la Strega riesce ad ottenere il meritato pareggio grazie ad un preciso tiro al volo di Schiattarella che, dal vertice sinistro dell’area di rigore, va ad insaccarsi rasoterra alla sinistra di un incolpevole Reina. Meritato il successo personale del centrocampista, apparso tra i più determinati fino a quel momento.
La seconda frazione della gara è decisamente più scintillante. Inzaghi (Pippo) indovina tutti i cambi e si gode la prestazione gagliarda dei suoi uomini, apparsi in evidente crescita sia qualitativamente che quantitativamente. Il Benevento non soffre fino alla fine del match, al cospetto di una Lazio apparsa appannata e priva di idee. Sono, anzi, i giallorossi a poter persino recriminare per un paio di chiare occasioni da gol non concretizzate, che avrebbero potuto addirittura far portare a casa l’intera posta in palio.
Ecco il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara.
Montipo (voto 7): prestazione attenta e di personalità dell’estremo difensore sannita. Mostra evidenti segni di crescita e garantisce sicurezza al reparto.
Letizia (voto 7,5): grande ed impeccabile prestazione dello scugnizzo napoletano, che conferma la sua crescita costante. Molto positive entrambi le fasi.
Glik (voto 7,5): il guerriero sfodera un’altra prestazione di grande personalità, fa sentire la sua presenza e tutta la sua esperienza.
Tuia (voto 6): macchia la sua prestazione per una disattenzione in occasione della rete del vantaggio laziale, quando si lascia anticipare da Immobile. Per il resto una buona prestazione fin quando è stato in campo.
Barba (voto 7): ancora una prestazione gagliarda da parte del “jolly” difensore romano. Prima a sinistra, poi dirottato al centro della difesa, dove chiude la porta insieme al compagno di reparto Glik.
Hetemaj (voto 7): mette in campo tutto il fiato e le energie a disposizione fronteggiando la qualità del centrocampo laziale senza mai abbassare la guardia.
Schiattarella (voto 7-): macchia la prestazione nel finale quando, forse a causa dell’impeto che lo contraddistingue, commette un fallo in entrata che gli costa, ancora una volta, un’espulsione diretta. Per il resto sfodera una prestazione maschia ed intelligente, coronata da una rete di giustezza che regala il pari alla Strega. Salterà per squalifica, ed è un vero peccato, la prossima partita interna contro il Genoa e con ogni probabilità anche la successiva contro l’Udinese.
Ionita (voto 6,5): gara attenta e senza sbavature. Migliorata la sua fase difensiva
Caprari (voto 7): mette brio alla manovra, per la sua capacita di saper saltare l’ uomo ed essere imprevedibile. Lavora molto sul fronte dell’attacco ed è una spina nel fianco per i laziali.
Insigne ( voto 5,5): utilizzato ancora una volta dall’inizio (in attesa del pieno recupero di condizione da parte di Iago Falque) non fa registrare iniziative interessanti. E’ buona, però, la fase di copertura rispetto a quanto ha fatto vedere nelle precedenti partite.
Lapadula ( voto 6,5): solita gara di sacrificio che lo porta a dare tutto per la squadra. Peccato per il gol negato dal grande intervento d’istinto di Reina
Subentrati:
Iago Falque (voto 7,5): entra bene in partita, mostra le sue qualità e fa vedere di cosa è capace. Speriamo di vederlo dall’inizio già dalla prossima gara.
Foulon (voto 6,5): entra bene in partita facendosi trovare pronto; svolge il suo compito con diligenza.
Di Serio (voto 7): utilizzato nella parte finale, si rende subito protagonista grazie alla sua capacità di tenere palla. Reattivo. Bravo
Improta (voto 6,5): marca la sua presenza con il solito impegno.
Dabo (voto 6): timbra il cartellino con il suo apporto di quantità.
Inzaghi (voto 7,5): si gongola a fine gara e ne ha ben donde. E’ il “suo” risultato, frutto del lavoro svolto nel corso delle settimane precedenti. Si vede chiaramente che la squadra lo segue con attenzione e che ha trovato la propria quadratura. Il quadro non potrà che migliorare. Il tecnico sta man mano recuperando tutti i calciatori a disposizione, i quali dovranno guadagnarsi gara dopo gara la maglia da titolare.
Ora testa al Genoa, compagine compresa nel lotto di squadre inserite nel lato destro della classifica, e quindi gara importantissima.
La Strega non vorrà smettere di stupirci.
Forza Strega 91!