Lo scandalo (?) del servizio mensa scolastica. A pensarci bene, la prima cosa che io, genitore, dovrei fare, è chiedere scusa a mio figlio.
Già, lui, fino al 2013, è stato uno dei tanti bambini beneventani ad usufruire del servizio mensa scolastica (eufemismo) in un istituto primario cittadino (San Modesto II). Lui, normalmente e da sempre di buon appetito, per quasi cinque anni è rimasto sempre a digiuno, nei cinque giorno scolastici della settimana, salvo rare eccezioni. Perché lui si rifiutava di mangiare “quella roba che puzza di c…”. Ed io, genitore ansioso, mi dannavo l’anima e la facevo dannare a lui a forza di sgridate, arrabbiature e forzature…
Lo schifo (perdonatemi, ma è così) che è venuto fuori oggi dalla conferenza stampa tenuta dal Procuratore reggente, Dott. Giovanni Conzo, e dagli ufficiali della Guardia di Finanza è qualcosa di allucinante. Sembra quasi la trama di un film trash. Non voglio scendere nemmeno nei dettagli che vengono fuori dagli atti dell’indagine esibiti alla Stampa, e già abbondantemente trattati dalle varie testate giornalistiche.
Fermo restando la presunzione di non colpevolezza di ognuno, ciò che adesso manca, però, sono i nomi. Io, cittadino e genitore, se confermate le accuse, pretendo di sapere chi è coinvolto in questa squallida e vergognosa vicenda. Chi ha barato, chi ha adulterato i cibi, chi ha omesso di controllare e/o segnalare. Chi ha lucrato sulla pelle di bambini e gente anziana o ammalata, mettendone a repentaglio la salute e si è arricchito con tali operazioni. E, soprattutto, chi sono gli amministratori e i funzionari pubblici, nel caso, coinvolti.
Degli euro o delle quote societarie sequestrate a me non importa nulla, o meglio, quello per noi cittadini è un aspetto marginale, per quanto fondamentale per gli inquirenti.
E poi, io pretendo un processo ed eventualmente una condanna certa per tutti coloro che, a vario titolo, sono stati parte attiva nella vicenda e che potrebbero essere inequivocabilmente riconosciuti come colpevoli.
Un crimine odioso, reiterato negli anni, perpetrato consapevolmente ai danni dei nostri bambini, dei figli di questa Comunità, delle persone anziane e bisognose d’assistenza, dei malati negli ospedali.
Io pretendo chiarezza e nomi. E soprattutto pretendo che si vada fino in fondo, con la speranza che una certa parte di politica, in qualche modo, non riesca ad insabbiare questo autentico scandalo, in perfetto stile italiano.