In Aula alla Camera, fino alla fine i deputati del Movimento 5 Stelle hanno protestato duramente, durante le dichiarazioni di voto sulla riforma del processo penale contenente una delega al Governo sulla disciplina delle intercettazioni. Imbavagliati ed esposti perfino cartello con la scritta “No alla legge bavaglio“. Ma questo non è servito perché la Camera ha approvato il disegno di legge che modifica il codice penale e il codice di procedura penale e che contiene al suo interno anche la legge delega al Governo sul tema delle intercettazioni telefoniche. Sono stati 314 i SI, 129 i NO e 51 gli ASTENUTI.
A favore hanno votato Pd, Scelta civica, Area popolare, Psi, Pi-Cd. Voto contrario espresso da M5S, Lega Nord, Fdi, Sel, Alternativa libera. Si è astenuta invece Forza Italia. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.
Da ieri in poi, quindi, l’Esecutivo ha in mano la delega che permette di fare anche un decreto grazie alla quale il Governo può scrivere prescrizioni sull’uso che i Giudici possono fare delle registrazioni, elimina l’udienza filtro, durante la quale magistrati e avvocati decidevano quali conversazioni registrate utilizzare, ed esclude la pubblicazione delle intercettazioni di persone occasionalmente coinvolte nelle indagini.
A discutere sull’uso e la pubblicazione delle registrazioni sarà un tavolo di esperti, giuristi e magistrati, che si riunirà al Ministero della Giustizia. Il gruppo di esperti, secondo quanto dichiarato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, mira a tutelare le persone che non sono coinvolte nei procedimenti e a impedire una diffusione di informazioni che non abbiano una rilevanza penale, con tutti gli accorgimenti tecnici necessari.