Come prevedibile, a fronte di una vera “invasione” in alcuni dei Paesi dell’Unione, la Commissione europea chiederà a Germania, Francia e Spagna di accogliere più di 70.000 profughi, soprattutto per alleviare la pressione su quelli in prima linea nel flusso di arrivo: Italia, Grecia e Ungheria.
In particolare, alla Germania (che per il futuro si dichiara addirittura disponibile ad una quota di 500.000 all’anno!) dovrebbero andarne 31.433, alla Francia 24.031 e alla Spagna 14.931. Saranno circa 120.000 in totale i rifugiati che saranno ricollocati in base al piano che il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, presenterà domani a Strasburgo, dinanzi al Parlamento europeo.
I dati non sono ufficiali, ma sono stati anticipati da una fonte Ue. Saranno invece 15.600 i richiedenti asilo che saranno ricollocati dall’Italia, per un totale, da maggio, di 39.600. Gli altri paesi interessati da un numero considerevole di profughi assegnati sono la Polonia, con 9.287, l’Olanda 7.214, Romania 4.646,Belgio 4.564, Austria 3.640, Portogallo 3.074, Repubblica Ceca 2.978, Slovacchia 1.502.
Per discutere dell’emergenza è molto probabile che la prossima settimana si terrà un vertice straordinario dei leader europei. Il summit è stato chiesto da Francia e Germania e si dovrebbe svolgere dopo il Consiglio straordinario dei Ministri dell’Interno dell’Unione del prossimo 14 settembre. Anche il Regno Unito ha aperto all’accoglienza: infatti, il premier britannico David Cameron, intervenendo alla Camera dei Comuni, ha fatto sapere che verranno accolti 20.000 rifugiati siriani entro il 2020.
Il piano, secondo alcune stime, in questa fase costerà alle casse dell’Unione europea circa 780 milioni di euro.