Approvato dall’Eurogruppo il terzo pacchetto di aiuti alla Grecia che salva così il paese governato da Alexis Tsipras dopo un lunga e difficile trattative non priva di colpi di scena. Il Parlamento di Atene aveva approvato l’accordo con i creditori con 222 voti a favore, 64 contrari e 11 astenuti.
Nei prossimi tre anni saranno messi a disposizione della Grecia prestiti per un totale di 86 miliardi di euro da parte dell’Esm (European Stability Mechanism). L’Eurogruppo ha contestualmente chiesto al paese ellenico Grecia di creare e rendere operativo entro fine anno il Fondo per le privatizzazioni, che comprenderà anche alcune banche dopo la loro ricapitalizzazione. Il fondo dovrà realizzare 50 miliardi di euro mettendo asset sul mercato.
I primi 26 miliardi (in due tranche) arriveranno subito, prima del 20 agosto, per ripagare la scadenza con la Bce e mettere in sicurezza le necessità di capitale delle banche. All’accordo finale si è giunti dopo il rafforzamento delle condizionalità a cui gli aiuti sono subordinati, anche per vincere le perplessità tedesche. Dovrebbe essere scontata adesso l’approvazione da parte del Bundestag e degli altri Parlamento nazionali che dovranno esprimersi nel merito, probabilmente entro mercoledì. E sempre La Germania, attraverso le parole del Ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble ribadisce la sua contrarietà al taglio del debito (haircut) chiesto con insistenza dall’Fmi.
In autunno, in seguito all’attuazione delle misure contenute nel Memorandum, dovrebbe arrivare una seconda tranche da 15 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche. Essa sarà resa disponibile dopo la prima revisione del programma e comunque non oltre 15 novembre, in seguito alla “revisione della qualità degli attivi” e agli stress test.