Probabilmente è l’argomento del momento, almeno da quando il premier Matteo Renzi ha annunciato l’imminente attuazione del piano economico d’investimento da 12 miliardi di euro riguardante la diffusione della banda ultralarga (cliccare per andare sul documento ufficiale) per internet. Di questi, 5 miliardi saranno fondi privati e 7 miliardi quelli pubblici. Ancora, dei 7 miliardi di euro “pubblici”, 4,9 vengono da iniziative del Governo e 2,1 dai Fondi strutturali Regionali.
Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), ha già deliberato lo stanziamento iniziale di 2,2 miliardi per un’infrastruttura che una volta ultimata raggiungerà 10 milioni di italiani, 800 comuni, 400 ospedali, 2000 scuole, 5000 sedi della Pubblica Amministrazione.
Ma cosa sono banda larga e banda ultralarga? Rispettivamente, il termine tecnico “universale”, dall’inglese, è broadband e ultra broadband, chiaramente a seconda della velocità di trasmissione dati. In pratica esistono:
- La banda larga “base” o “Basic” BroadBand (bBB) – Velocità di trasmissione: 2 Mbps (Megabit per secondo). Caratteristiche tecniche: utilizzo del doppino in rame, nessuna gestione delle priorità del traffico, di norma velocità asimmetrica (maggiore nello scaricare dati che nel caricarli). Adatta per Servizi: e-governement, e-banking, accesso base a servizi sanitari (es. prenotazioni), educazione a distanza, controllo domotico della casa.
- Banda Larga “estesa” o “Extended” (Fast) BroadBand (eBB/FBB) – Velocità di trasmissione: da 7 a 20 Mbps. Caratteristiche tecniche: uso del doppino in rame, gestione delle priorità del traffico (VoIP, Videoconferenza), possibilità di servizio simmetrico, velocità non garantita (dipende dalla qualità e dalla lunghezza del doppino in rame). Adatta per Servizi: Web 2.0, trasferimento di foto/filmati, video di qualità standard, musica, videoclip.
- Banda Ultra Larga o “Ultra” (Super Fast) BroadBand (UBB/SFB) – Velocità di trasmissione: maggiore di 30 Mbps, con la tendenza verso i 100Mbps. Caratteristiche tecniche: gestione della priorità del traffico, velocità e simmetria garantiti, rete in fibra ottica fino all’edificio (Fiber To The Building o Fiber To The Home). Adatta per Servizi: cloud computing, televisione ad alta definizione, telepresenza.
L’obiettivo è quello di una copertura totale di tutto il Paese. Attualmente l’Italia è in netto ritardo rispetto agli altri paese europei. E’ opinione diffusa tra gli esperti del settore che la “conditio sine qua non”, per consentire lo sviluppo tecnologico ed economico nazionale, sia la diffusione della banda ultralarga. Strumento oramai indispensabile per rendere possibile quella trasformazione del sistema culturale, economico-sociale e produttivo, senza la quale l’Italia rischia davvero di non riuscire a cogliere a pieno le opportunità della società dell’informazione, il futuro. Speriamo ovviamente in tempi realizzativi ragionevoli, non nella media nazionale.