I rappresentanti dei creditori della Grecia, Fondo monetario internazionale (Fmi), Banca centrale europea (Bce) e Commissione europea (Ce), sono giunti ieri ad Atene per avviare con il governo ellenico le discussioni sul terzo piano di assistenza finanziaria al Paese. Si tratta di un piano da oltre 80 miliardi di euro che verrebbero erogati in tre anni. Secondo quanto appreso da fonti di Atene, i negoziati inizieranno già oggi con l’obiettivo di raggiungere un’intesa già per il giorno 11 agosto. La scadenza importante, però, è fissata il 20 agosto 2015, giorno in cui la Grecia dovrà rimborsare alla Banca centrale europea la somma di 3,19 miliardi di euro. A settembre invece il paese governato da Alexis Tsipras dovrà versare 1,5 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale.
In attesa che le trattative riprendano, la Borsa di Atene è rimasta chiusa. Secondo quanto ha riportato l’agenzia Bloomberg, la Bce ha respinto la proposta delle autorità greche di riaprire i listini azionari senza restrizioni per i trader ellenici e stranieri. Potrebbe arrivare a breve un decreto del Ministero delle Finanze greco per introdurre tali restrizioni. Gli scambi probabilmente riprenderanno oggi stesso.
La Borsa di Atene è chiusa dallo scorso 29 giugno, quando erano state abbassate anche le saracinesche delle banche del Paese, che nel frattempo hanno riaperto. E a proposito di banche greche, i depositi sono calati del 6% circa (per un valore stimato di 8 miliardi) a 127,5 miliardi di euro a giugno, questo a causa dei timori dell’uscita di Atene dalla zona euro. Questo è quanto reso noto dalla Bce, che ha spiegato che si tratta del livello più basso dalla fine del 2003.