E’ legge dello Stato il decreto su pensioni, ammortizzatori sociali e Tfr. L’Aula del Senato lo ha approvato con 145 voti a favore e 97 contrari, con 1 solo astenuto. Il provvedimento è stato adottato dal Governo dopo che la sentenza della Consulta aveva dichiarato l’illegittimità del blocco della rivalutazione automatica delle pensioni d’importo superiore a 3 volte il trattamento minimo Inps per il 2012 e 2013. Prevista una restituzione parziale, con quote variabili a seconda del livello della pensione rispetto al minimo.
Nel dettaglio, la data per il pagamento delle pensioni è già stata unificata al 1° del mese. In effetti questa novità è già partita con il 1° giugno: pensioni, rendite vitalizie e indennità saranno tutti posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile. Poi, dal 2017 i pagamenti avverranno invece il secondo giorno bancabile di ciascun mese. Il rimborso degli arretrati che erano stati dapprima congelati (recupero dell’inflazione congelato dal Governo Monti), arriveranno nelle tasche dei pensionati agli inizi di agosto 2015.
Per il 2012 e il 2013 saranno rivalutate:
- al 100% le pensioni fino a 3 volte il minimo,
- al 40% quelle tra 3 e 4 volte il minimo,
- al 20% quelle tra 4 e 5 volte il minimo,
- al 10% infine quelle tra 5 e 6 volte il minimo.
Per gli assegni complessivamente superiori a 6 volte il minimo non ci sara’ alcun adeguamento.
Per il 2014 e il 2015 la rivalutazione e’ stabilita invece al 20% e, a decorrere dall’anno 2016, al 50%.
Cambia con la nuova legge anche il coefficiente, che non potrà essere inferiore a 1. La misura costa 11,9 milioni fino al 2023 e di 200mila euro a partire dal 2024. Le coperture arriveranno dal Fondo per interventi strutturali di politica economica.
Novità anche per il fondo sociale per occupazione e formazione, che viene incrementato per il 2015 di 1 miliardo di euro, per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Gli oneri saranno coperti riducendo l’apposito fondo istituito dalla legge di Stabilità 2015 presso il Ministero del Lavoro con una dotazione di 2,2 miliardi per ciascuno degli anni 2015 e 2016 e di 2 miliardi dal 2017. Arriva anche il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il settore della pesca per 35 milioni. Elevato a 290 milioni di euro l’importo per i contratti di solidarietà. Per il 2015:
- 150 milioni sono destinati all’innalzamento dal 60 al 70% dell’integrazione salariale dei contratti di Tipo A, cioè quelli riservati alle imprese che hanno accesso alla cassa integrazione;
- 140 milioni sono destinati ai contratti di Tipo B, ovvero quelli utilizzati dalle imprese che non hanno accesso alla cassa integrazione) al fine di evitare o ridurre le eccedenze di personale.
Inoltre, 135 milioni di euro per il per il 2015 sono stati assegnati per finanziare il secondo anno degli accordi di crisi aziendale per cessazione di attività che prevedono, tramite il trattamento di Cigs, la possibile rioccupazione dei lavoratori sospesi.