Notizia positiva diffusa dall’INPS: secondo i dati al 31 maggio, le nuove assunzioni a tempo indeterminato nei primi 5 mesi del 2015 sono state il +25,1% (152.722) in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (2014). La variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, rispettivamente 2.351.183 e 1.835.097, è di +516.086 nel periodo gennaio – maggio 2015. Nello stesso periodo dell’anno precedente (2014) è invece stata di +233.702.
Questi i dati che emergono dall’osservatorio sul precariato, aggiornato al 31 maggio 2015 dell’INPS, che sottolinea come nei primi cinque mesi del 2015 le nuove assunzioni a tempo indeterminato stipulate in Italia, rilevate da Inps, sono state 760.059. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti, sono state 261.877 e l’incremento, rispetto allo stesso periodo del 2014, è del +20,511.
Pertanto, la quota di assunzioni con rapporti stabili è passata dal 34,60% dei primi cinque mesi del 2014, al 39,11% dei primi cinque mesi del 2015. In particolare, nel corso del mese di maggio 2015 la quota di nuovi rapporti stabili è stata pari al 41,5%, in calo di 2,6 punti percentuali rispetto al mese di aprile (44,1%). Sul complesso delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del mese di maggio 2015, oltre il 59% fruisce dell’esonero contributivo triennale introdotto dalla legge di stabilità 2015.
La distribuzione dei nuovi rapporti di lavoro per qualifica presenta, sempre nel periodo 2015 in esame rispetto al 2014, un aumento della quota di impiegati, che passa dal 23,8% al 31,5%. Questa variazione comporta una diminuzione delle quote degli operai e degli apprendisti. In aumento anche il lavoro full time rispetto al part time. I nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno rappresentano il 67,4% del totale delle nuove assunzioni nei primi 5 mesi del 2015, in aumento del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2014.