Non sarà ancora la fine de “el bloqueo”, l’embargo commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba, all’indomani della Rivoluzione castrista, ma è un ulteriore passo verso la definitiva normalizzazione dei rapporti tra la superpotenza americana e il florido ma arretrato paese caraibico.
E’ infatti arrivato il giorno dell’accordo per ripristinare le relazioni diplomatiche tra i due paesi e riaprire le ambasciate, a Washington e a L’Avana. Entrambi i Paese eleveranno il rango delle loro attuali “sezioni di interesse” al rango di “ambasciata”, anche se la nomina degli ambasciatori avverrà in un secondo momento.
Il blocco economico USA contro Cuba, iniziò ufficialmente con il “proclama 3447″, nel 1962, quando John Fitzgerald Kennedy estende le restrizioni commerciali già varate da Dwight Eisenhower e impone l’embargo su ogni tipo di scambio. Gli Stati Uniti, che fino a tre anni prima erano il principale partner commerciale dell’isola, diventarono nemici giurati del nuovo potere nato dalla rivoluzione guidata da Fidel Castro.
La nuova politica de l’Avana di impronta comunista, sotto l’influenza sovietica, deteriorò i rapporti con Washington. Il presidente Kennedy ordinò di procede a un tentativo di invasione, con lo sbarco alla Baia dei Porci iniziato il 17 aprile 1961. Ma il tentativo finì con un clamoroso fallimento. I cubani chiesero quindi a Mosca di spalleggiarli militarmente mentre gli Stati Uniti tentarono varie azioni di sabotaggio. Anche se poi è stato l’embargo a essere l’arma più potente degli Stati Uniti, soprattutto dopo la caduta dell’Unione Sovietica. Embargo e chiusura dall’interno, che hanno di fatto lasciato l’isola caraibica in un’arretratezza economica e sociale a dir poco anacronistica.
Purtroppo nulla cambia sulle pesanti restrizioni imposte dagli states 53 anni fa, perché il presidente Barack Obama non ha alcun potere in materia. Solo una decisione del Congresso americano potrà revocarlo. Ma la strada intrapresa è quella buona, si spera che con il ritrovato dialogo tra Raul Castro e Obama il popolo cubano possa finalmente e liberamente riprendere un cammino di sviluppo economico, modernizzazione e cooperazione con tutta la comunità internazionale.