Un primo forte e concreto segnale dagli stati membri dell’Unione europea è finalmente arrivato. Contro il traffico di disperati, i ministri degli Esteri UE hanno varato una missione navale militare nel Mediterraneo. Inizia così la “guerra” ai trafficanti di uomini.
La missione, denominata EUNavfor Med, avrà il suo quartier generale a Roma e l’intento è quello di agire contro quello che è divenuto sempre più il business del traffico di migranti. Scambio di informazioni,vigilanza rafforzata e il pattugliamento in alto mare per individuare i movimenti delle imbarcazioni dei trafficanti.
I ministri degli Esteri hanno dato il via libera all’operazione durante il Consiglio che si sta svolgendo a Lussemburgo, considerato che già la stessa era stata concordata nelle scorse settimane. mezzi navali e aerei (i droni) saranno a breve operativi e la prima fase prevede anche la distruzione a riva di quei natanti che potrebbero essere utilizzati dalle varie organizzazioni dedite a tale attività criminale. Ma per tale opzioni c’è bisogno del necessario assenso, con una risoluzione, del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
La missione “non ha come target i migranti, ma quelli che fanno soldi sulle loro vite“. Lo ha dichiarato l’alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini. Per la prima volta l’Ue affronta il tema dell’immigrazione seriamente e con una decisione presa all’unanimità. Uno degli aspetti della missione è anche quello di interagire con i paesi di origine e transito, in particolare quelli africani, e quindi sulla prevenzione del problema, provando ad offrire prospettive di lavoro e sviluppo in patria, soprattutto ai più giovani.
Non sarà una missione facile, considerato il fronte molto ampio da controllare ed è già preventivabile, purtroppo, il rischio di effetti collaterali che una forte contrapposizione potrebbe causare. Nel frattempo bisognerà formare tutte le persone che faranno parte dell’imponente operazione agli obiettivi della missione, con preparazione specifica sui diritti umani. E’ chiaro che, c’è da spettarsi che gli scafisti senza scrupoli faranno di tutto per superare lo “sbarramento” e i controlli delle sofisticate unità navali e aeree militari, sicuramente infischiandosene dell’incolumità delle persone trasportate. In fondo, finora, tante migliaia di vittime della traversata hanno pagato con la vita proprio per la avida e crudele determinazione di malfattori che non hanno la minima concezione del concetto di pietà umana.