Con le borse che, registrando pesanti perdite, il fenomeno “Grexit” si fa sempre più probabile. E’ evidente lo scetticismo degli investitori sulla possibilità di arrivare ad un accordo.
Si spera ancora nell’’Eurogruppo, che in molti considerano un’ultima spiaggia. L’incontro si terrà in Lussemburgo ma non si preannuncia un lieto fine. Infatti, le dichiarazioni che lo anticipano non fanno ben sperare. Alexis Tsipras, premier di Atene, ha accusato il Fondo Monetario Internazionale di avere una “responsabilità criminale” nei confronti del suo Paese. Ha inoltre criticato la Bce, che a suo dire “insiste su una linea di strangolamento finanziario”.
Come già trattato in precedenti articoli, il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, ha comunicato alla stampa che Atene non presenterà nulla di nuovo durante la prossima riunione dell’esecutivo europeo, a meno che quest’ultimo non riceva da Bce e Fmi un pieno mandato a trattare. Questo perché, durante l’ultimo meeting, alla Grecia non sarebbe stata data la possibilità di negoziare su nessun punto. Parole pesanti, che trovano però una giustificazione in uno studio pubblicato ieri sul Financial Times, secondo il quale la Grecia “avrebbe solo da perdere nell’accettare le attuali proposte dei creditori“.
I cittadini greci già pesantemente vessati dalla grave crisi economica e prevedendo sviluppi negativi, sono in preda al panico, in vista di un possibile default, tanto che si teme un’imminente corsa agli sportelli bancari. Lo scenario più probabile è che, per evitarlo, si proceda con un blocco dei depositi, così come era già successo nella crisi a Cipro nel recente 2013.