Al via a Benevento la due giorni sul tema “Le aree interne tra realtà e rigenerazione” in programma venerdì 12 e sabato 13 luglio presso il Salone Conferenze della Camera di Commercio Irpinia Sannio in piazza IV Novembre. L’evento è promosso da Eurispes e Futuridea in collaborazione con Unioncamere Campania, Confindustria Benevento, ANCI Campania, Unisannio, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, CRU Unipol, Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud, Aree fragili e isole minori”, Give Back Giovani Aree Interne e Fondazione Supersud. I lavori inizieranno venerdì 12 luglio alle ore 16,30 con i saluti e l’introduzione di Clemente Mastella, Sindaco di Benevento, Nino Lombardi, Presidente della Provincia di Benevento, S.E. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento, Michele Cammarano, Presidente Commissione Speciale Aree Interne Consiglio Regionale Campania, Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes e Gerardo Canfora, Rettore Università degli Studi del Sannio.
A seguire il focus su “L’attenzione parlamentare per le aree interne e le isole minori: proposte e prospettive”. Ne discutono: Alessandro Caramiello, Presidente Intergruppo Parlamentare Sviluppo Sud, Aree interne e isole minori Giovanni Barretta, Ufficio di Presidenza Intergruppo Parlamentare Sviluppo Sud, Aree Interne e isole minori. Alle ore 17:50 è previsto l’approfondimento su “Rimedi straordinari contro la rarefazione dell’economia dei territori marginali” con Pasquale Lampugnale, Vice Presidente nazionale Piccola Industria, Confindustria. A seguire focus sul “Futuro delle Aree Interne, Futuro del Paese” Ne discutono Giuseppe Marotta, Prorettore Università degli Studi del Sannio e Carmine Nardone Presidente Futuridea. Alle ore 18.30 sono previste le conclusioni di Felice Casucci, Assessore al Turismo Regione Campania. A moderare l’incontro sarà Filomema Di Mezza, Delegata Aree Interne ANCI Campania.
Sabato 13 luglio, i lavori avranno inizio alle ore 9,30 “Azioni per contrastare e ridurre i divari territoriali” con Guido Tortorella Esposito, Professore associato di Storia del pensiero economico, Università degli Studi del Sannio. Seguirà un approfondimento su “L’infrastrutturazione delle aree interne: bilancio e prospettive” a cura di Simone Sparano, Enterprise Europe Network, Unioncamere Campania. Alle ore 10:00 spazio su “Gli enti locali come presidi di resilienza nelle aree periferiche” con l’intervento di Carlo Marino, Referente nazionale Aree Interne ANCI. Al termine focus su “Il terzo settore come motore di sviluppo nel Mezzogiorno” con Giovanni D‘Avenia, Presidente Fondazione SuperSud e alle ore 10:30 “Integrazione tra comunità per il futuro delle aree interne” con Elena Torri, Program Manager Progetto CREAREE – Aree Interne, CRU UNIPOL. Poi alle 10:45 Coffee breack e alle ore 11.00 “Buone pratiche di Innovazione culturale e sociale per le aree interne: l’esperienza del progetto Erasmus+ KiNESIS” con l’intervento della delegata di Terza Missione, Università degli studi di Napoli L’Orientale Johanna Monti e a seguire “Giovani e aree interne: un binomio possibile” a cura di Arturo Mariano Iannace, Give back Giovani Aree Interne. Alle ore 11.30 sono previste le conclusioni con proposte di Aldo Berlinguer dell’Università degli Studi di Cagliari, Presidente Osservatorio sull’Insularità ed Aree Interne di Eurispes.
Maria Beatrice Fucci, Responsabile Ricerca Aree Interne di Futuridea, afferma che “Questo evento nasce con l’intento di strutturarsi come un appuntamento annuale, quasi ad eleggere Benevento come centro di dibattito e riflessione sul tema delle aree interne, per non abbassare mai l’attenzione sulle trasformazioni epocali che vivono le zone di osso che rappresentano la parte prevalente del territorio italiano. Trasformazioni che vedono andar via le residue forze giovanili, chiudere attività produttive e abbandonare case, terre, in una parola interi patrimoni di risorse…e – continua la Fucci – non può esserci sviluppo sostenibile se limitato solo ad una parte del territorio. Urge allora un monitoraggio continuo e un programma di sviluppo innovativo. L’innovazione sta anche nell’attivazione di una rete di relazioni tra una molteplicità di attori, che è proprio quello che è stato fatto con questo evento; relazioni non solo per appartenenza ma anche per sperimentazione, immaginando di poter lavorare ad un programma generale incentrato su un principio di rigenerazione che si esprime attraverso una molteplicità di campi di ricerca e di azione tra loro intersecanti e convergenti verso un fine comune: quello di immaginare un futuro possibile per i piccoli centri di cui è piena l’Italia”. La Fucci evidenzia poi che “in questo evento sono stati messi a sistema contributi che declinano le aree interne nelle tematiche più rilevanti sollecitando proposte che non vogliono essere progetti ben definiti ma piuttosto matrici, tracce perché bisogna porsi nel solco di una risposta olistica ai problemi che il territorio presenta. Una risposta integrata e coordinata nei vari settori, nel tempo e nello spazio, non occasionale e nemmeno emergenziale, – conclude Maria Beatrice Fucci – ma capace di operare in forma sistematica includendo tutti i comuni a rischio desertificazione sociale e la logica della sperimentazione e dell’innovazione come metodo di governo di un territorio, come cultura dell’amministrazione di un territorio”.