(di Monica Carbini) – Successo strepitoso sabato sera per Leonora Armellini, giovane star internazionale del pianoforte, che ha entusiasmato la folta platea dell’Auditorium Sant‘Agostino di Benevento, protagonista, eccelsa solista, del prodigioso concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in Mi minore di Chopin affiancata dall’Orchestra del Conservatorio “N. Sala” di Benevento diretta da Maurizio Petrolo.
L’evento faceva parte della Stagione Concertistica 2023/2024, diretta artisticamente da Filippo Zigante e Marcella Parziale, con Aglaia McClintock alla consulenza scientifica, proposta da Accademia di Santa Sofia, in collaborazione con Università degli Studi del Sannio e Conservatorio di Benevento. Da quest’anno anche Banco Bpm affianca l’Accademia di Santa Sofia. Sostenere la cultura e promuovere la sua diffusione sui territori, anche attraverso iniziative musicali, rappresenta per la Banca un impegno concreto a favore delle comunità.
La poderosa compagine orchestrale del conservatorio “N. Sala” di Benevento, piena di giovani promesse della musica dal contagioso entusiasmo, cattura subito il pubblico con un’esecuzione travolgente dell’overture da “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791), uno dei componimenti operistici più amati e conosciuti al mondo, tratto dalla commedia Le Mariage de Figaro (1784) di Pierre de Beaumarchais (1732 –1799)con traduzione italiana di Lorenzo Da Ponte per il debutto viennese nel maggio del 1786.
Nella seconda parte del concerto sale sul palco la stella Leonora Armellini che, seduta al pianoforte al centro della scena, ci regala una vera gemma musicale,lo straordinario concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in Mi minore, op. 11, di Fryderyk Chopin, il primodegli unici due concerti per pianoforte e orchestra mai stati composti dal sommo pianista polacco, quando era ancora a Varsavia. Successivamente predilesse quasi esclusivamente composizioni per pianoforte solista. Siamo dunque di fronte a una partitura unica e sorprendente, per dimensioni e presenza orchestrale, che si muove stilisticamente proprio su una matrice mozartiana, imbastendo un materiale sonoro meravigliosamente connesso nei suoi tre movimenti, allegro maestoso, romanza-larghetto e rondò-vivace, dove l’intensa ed esaltante esecuzione al pianoforte della Armellini doma con forza e serena disinvoltura le energiche provocazioni della scalpitante orchestra. Standing ovation e calorosissimi applausi per un concerto da ricordare. Palpabile il grande affetto tributato dai tantissimi fans alla giovane stella del pianoforte mondiale.
Dopo i consueti saluti iniziali di Marcella Parziale e Maria Buonaguro, presidente Amici dell’Accademia, prima del concerto abbiamo potuto seguire un interessante racconto storico intitolato “L’onorevole cattività beneventana di Leone IX” a cura di Salvatore Palladino, Presidente dell’Accademia di Santa Sofia.