Partiamo dalla fine: la ritrovata “alleanza” tra Curva (e quindi il pubblico) e la squadra, è stato il momento più bello della serata del derby con la Juve Stabia. E, se vogliamo, il più bello dell’ultimo anno, o anche più.
Che vinca o che perda… emozione intensa e per certi aspetti irripetibile a sugellare ancora una volta un patto d’amore mai sciolto, ma che ha avuto, come ogni storia di sentimenti forti che si rispetti, qualche (eufemismo) prolungata e deleteria incomprensione. Dovuta probabilmente a scarso dialogo, o ad abitudine, e sarebbe questa la cosa peggiore… Ma adesso non importa più.
La partita con le vespe stabiesi (auguri a loro per la meritata promozione in B), poteva rappresentare – almeno moralmente – una sorta di rivincita morale sul campionato, ma che poco o nulla avrebbe rappresentato per i giallorossi, salvo la riconquista della seconda posizione in classifica in solitaria. Considerando che, la prossima gara, sarà un altro derby e stavolta in casa dell’Avellino: incontro/scontro ad altissimo coefficiente di difficoltà, che rappresenterà davvero lo spartiacque tra ciò che è accaduto fin ora e quello che, invece, potrà accadere nella post season.
Il Benevento complessivamente è piaciuto, nell’atteggiamento, nel gioco e soprattutto nella personalità che ha mostrato nella gara contro i primi della classe. Squadra tonica e determinata, che ha messo per lunghi tratti di partita alle corde i gialloblu (apparsi veramente esausti) ma che, purtroppo, non è riuscita a concretizzare con qualche meritato goal la mole di gioco prodotta.
Un aspetto di non poco conto su cui si dovrà lavorare e con celerità proprio in vista degli imminenti playoff. La squadra di Gaetano Auteri ha sempre grandi difficoltà a “buttarla dentro”, a dispetto della lunga lista di attaccanti in organico e non può essere un alibi l’assenza forzata del pur bravo Lanini. Probabile sia un problema strutturale della squadra e, quindi, necessitano diversi accorgimenti (o modifiche) nel canovaccio tecnico tattico del Benevento, per evitare di dover sempre rimpiangere, poi, le occasioni…
Se vogliamo, la prestazione indiscutibilmente di sostanza nel derby fa accrescere ancora di più il rammarico (che diventa quasi rabbia….), per un campionato che, inevitabile pensarlo, poteva essere vinto tranquillamente, considerando il valore complessivo della rosa del Benevento Calcio e quello, invece, delle tante avversarie… Certo, le incognite, qualche evento imprevedibile (uno su tutti: l’infortunio di Meccariello all’alba del torneo…), le oggettive defaillances di qualche calciatore su cui, invece, si puntava. La conferma di quanto imprevedibile possa essere una stagione, oltre ogni possibile lungimiranza progettuale. Ma alcune scelte, anche se drastiche, probabilmente (!) andavano fatte prima, proprio a salvaguardia del progetto e delle proprie legittime e giustificate ambizioni.
Ma, inutile pensarci ancora. Se possibile, bisognerà provare a strappare la seconda posizione alle concorrenti. Ma il Benevento visto ieri sera mi fa improvvisamente essere più tranquillo, riaccende speranze e legittime ambizioni. Questa squadra, come tante volte ribadito nel corso della stagione, non ha rivali – per qualità tecnica complessiva – nei tre gironi di C. Quindi, secondi, terzi, o quarti (tocchiamo ovviamente ferro) dipenderà sempre e solo da noi. Solo da noi! Ne sono certo.
Che vinca o che perda… sembra davvero che possa iniziare un altro campionato per il Benevento… Davvero. E con una Curva così…!
Uniti – finalmente! – si vince, e solo così.