Resto basito: c’è voluto l’intervento (finalmente!) dei Carabinieri – supportati dall’ARPAC – a Ponte Valentino, per individuare e neutralizzare (per adesso) la fonte del cattivissimo odore (eufemismo) che da tempo si propagava in molte zone della nostra città, soprattutto quelle a “favore di vento”.
La fonte? Un’azienda che si occupa dell’attività di depurazione e recupero di rifiuti liquidi speciali pericolosi e non pericolosi e della raccolta e depurazione acque di scarico. Ma guarda un po’, chi lo avrebbe mai detto? Chi mai se lo aspettava?
C’è voluta l’azione decisa della Procura di Benevento, per venire a capo di questo “mistero” che per molto tempo ha fatto preoccupare, arrabbiare e intossicare (speriamo di no!) la cittadinanza. Arrabbiati a maggiore ragione, oggi, che s’è capito chi, perché e dove… come se non fosse già chiaro. E quasi quotidiana è stata la denuncia di vari Comitati e Associazioni rispetto a tale grave problema: inascoltati o quasi ignorati.
Ciò che fa veramente arrabbiare, è il ricordo delle smentite e del “va tutto bene” da parte dell’amministrazione cittadina, che a suo tempo ha anche sguinzagliato i vigili per analizzare (?) e poi dare il responso (???), rassicurante: non c’è alcuna fonte di cattivo odore! Insomma, non c’era nulla di preoccupante e che qualche odore sgradevole poteva essere causato dal fiume Calore in secca, o probabilmente era una psicosi collettiva… Qualcuno ha scherzato su qualche scherzetto fattoci da un certo Putin…
Roba da matti!
Anzi, roba da Codice Penale e – speriamo! – da arresti! Mi aspetto (e spero) ovviamente, che l’indagine in corso possa nei prossimi giorni individuare i responsabili materiali e li consegni alla Giustizia, per il suo corso.
Intanto, c’è chi dovrebbe almeno vergognarsi e chiedere scusa. Ma questa è utopia…