Siamo in tanti e forse più di tutti sentiamo il bisogno di un legame con la nostra terra di origine. Stiamo vivendo questo momento seguito all’eliminazione dei play off con molto tormento, perchè crediamo che un uomo come il nostro presidente non meriti tutte le polemiche che leggiamo sui social. Anche noi ci arrabbiamo quando si perde, ma poi proviamo a guardare avanti e il futuro non ci appare poi così nebuloso come quello di qualche decennio fa quando di questi tempi dovevamo adoperarci per fare delle questue solo per iscriverci ad un campionato di quarta serie.
Come gruppo di tifosi del Nord vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza al presidente, oltre che la stima nei suoi confronti e la fiducia nelle sue scelte. Vogliamo sottolineare che non ci sentiamo toccati dalla sua frase che “il sogno si può anche infrangere”, è uno sfogo di una persona che non avverte più la riconoscenza di chi ha deciso di attaccarlo senza alcuno stile. Tutti a dire che per loro conta solo la maglia e che serie A o serie D fa lo stesso… Ma davvero? E allora come mai quest’anno allo stadio c’è stata tanta poca gente, che si è riavvicinata per un paio di partite solo quando si è risentito il profumo della serie A? Tutti a predicare orgoglio, senza sapere che questa è la virtù degli infelici. C’è un bell’aforisma sull’orgoglio che recita: “Sapete perché i bambini litigano e poi vanno a giocare insieme? Perché la loro felicità vale di più del loro orgoglio”.
Noi non entriamo nel merito delle sue scelte, ci fidiamo della sua lungimiranza. Noi sì che siamo attaccati alla maglia e la seguiremmo anche in una categoria inferiore, ma vogliamo fare del tutto per rimanere il più a lungo possibile in un campionato come la B che è ben al di sopra delle forze economiche di questa città. Al nostro presidente esprimiamo riconoscenza e lo sosteniamo come e più di prima. Si va avanti insieme, smettiamola con queste accuse che sanno di alibi per giustificare la propria assenza dallo stadio. Noi siamo già pronti per la nuova stagione, ad abbonarci nonostante la lontananza e il fatto che alcuni di noi non potranno usufruire di quell’abbonamento. L’amore per una squadra non si misura sulla presenza o meno di un allenatore, di un diesse o di un giocatore. Si va oltre.