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Lavoriamo insieme per combattere la pandemia, il cambiamento climatico e difendere i diritti umani: è l’appello lanciato dal presidente Usa, Joe Biden, nel suo primo intervento all’assemblea generale dell’Onu, cosa di cui si è detto “onorato”. “Siamo a un punto di svolta nella storia e questo decennio sarà decisivo per il mondo” dice ai leader riuniti, annunciando l’intenzione di raddoppiare il contributo per la lotta al cambiamento climatico. “Questo renderà gli Usa leader nel finanziamento” afferma, assicurando che lavorerà con il Congresso per raggiungere questo obiettivo. “La mia amministrazione” vuole aprire “una nuova era di diplomazia” dopo la fine della guerra in Afghanistan e “guiderà il mondo verso un futuro più pacifico” continua Biden. Un futuro, ha aggiunto, che dipende comunque dalla capacità di agire insieme. “Dobbiamo aprire una nuova era di diplomazia, di aiuti per sostenere le persone nel mondo e per difendere la democrazia”. Useremo la forza solo come ultima risorsa “Continueremo a difenderci dal terrorismo e a usare la forza se necessario ma come ultima risorsa, e lo dobbiamo fare con il consenso degli americani e in concertazione con i nostri alleati e i nostri partner”: promette Biden. Istituzioni multilaterali anche per l’Indo-Pacifico “L’Ue è un nostro partner fondamentale nelle sfide su clima e sicurezza” aggiunge il presidente, tendendo una mano all’Europa sullo sfondo della crisi dei sottomarini, seguita al nuovo patto di sicurezza tra Usa-Australia-Gran Bretagna e la fornitura di sommergibili a Canberra. Gli Usa useranno le istituzioni multilaterali per affrontare le sfide globali, comprese quelle nell’area Indo-Pacifica. Non cerchiamo una nuova guerra fredda Gli Usa non cercano una nuova guerra fredda e sono pronti a lavorare con qualsiasi nazione che persegua decisioni pacifiche dice Biden in riferimento alla Cina. 10 miliardi contro la fame nel mondo Biden annuncia un impegno di 10 miliardi di dollari contro la fame nel mondo e per investire nel sistema alimentare negli Usa e all’estero. Pronti a tornare all’accordo se l’Iran farà lo stesso Gli Stati Uniti sono pronti a tornare all’accordo sul nucleare iraniano se l’Iran farà lo stesso afferma il presidente, ribadendo come gli Usa restino impegnati ad impedire a Teheran di avere un’arma nucleare. Medioriente: la soluzione a due Stati resta la migliore Joe Biden ribadisce il saldo sostegno degli Usa a Israele ma ha detto che continua a credere nella soluzione dei due Stati, a suo avviso “la via migliore” per risolvere il conflitto israelo-palestinese. Vigili contro il terrorismo che viene dall’estero e interno “Dobbiamo rimanere vigili contro la minaccia che il terrorismo pone a tutte le nazioni, sia che arrivi da regioni distanti nel mondo sia dal cortile di casa”. Nel suo discorso all’Onu, Joe Biden sottolinea come “l’amaro dolore provocato del terrorismo sia reale, ne abbiamo fatto esperienza quasi tutti, il mese scorso abbiamo perso 13 eroi americani e quasi 200 civili innocenti afghani in un orribile attentato all’aeroporto di Kabul”. “Chi commette atti di terrorismo continuerà a trovare un nemico determinato negli Usa – ha continuato – ma il mondo di oggi non è quello del 2001, e gli Stati Uniti non sono lo stesso Paese che è stato attaccato l’11 settembre di 20 anni fa. Oggi siamo meglio equipaggiati ad individuare e prevenire minacce terroristiche e molto più resilienti nella nostra capacità di respingerle e rispondere”. Gli Usa annunceranno “ulteriori impegni” nel summit sulla pandemia programmato domani alla Casa Bianca. Xi all’Onu: sì al dialogo ma nel rispetto reciproco La Cina è per il dialogo e il confronto con tutti gli altri Paesi al fine di perseguire la pace e lo sviluppo globale nello spirito del multilateralismo: lo ha detto Xi Jinping intervenendo all’Assemblea generale dell’Onu. “Le differenze tra i Paesi – ha affermato – si possono affrontare con il reciproco rispetto e nel segno dell’uguaglianza. Il successo di un Paese non deve coincidere col fallimento di un altro Paese”. I talebani hanno chiesto di parlare ai leader mondiali alle Nazioni Unite a New York questa settimana e hanno nominato il loro portavoce con sede a Doha, Suhail Shaheen, come ambasciatore delle Nazioni Unite dell’Afghanistan, lo scrive Reuters sul proprio sito. Il ministro degli Esteri talebano Amir Khan Muttaqi ha presentato ieri la richiesta in una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Muttaqi ha chiesto di parlare durante la riunione annuale ad alto livello dell’Assemblea generale, che si concluderà lunedì prossimo.