20 settembre 2021 Il Tribunale di Firenze accoglie il ricorso della Fiom Cgil e condanna la società a “revocare la lettera di apertura della procedura di licenziamento collettivo” del 9 luglio scorso. Lo rende noto il Tribunale di Firenze in una sentenza. Secondo il giudice Anita Maria Brigida Davia, è infatti “configurabile un’evidente violazione dei diritti del sindacato, messo davanti al fatto compiuto e privato della facoltà di intervenire sull’iter” della procedura di licenziamento. “Pur non essendo in discussione la discrezionalità dell’imprenditore rispetto alla decisione di cessare l’attività di impresa (espressione della libertà garantita dall’art. 41 Cost. ), nondimeno la scelta imprenditoriale deve essere attuata con modalità rispettose dei principi di buona fede e correttezza contrattuale, nonchè del ruolo e delle prerogative del sindacato” scrive il giudice del Lavoro. I lavoratori dell’azienda di Campi Bisenzio (Firenze) hanno appreso di aver perso il posto di lavoro con una email. Decisione nei confronti della quale la Fiom, rappresentata dagli avvocati Andrea Stamaccia e Franco Focareta, ha presentato ricorso. Gkn “nel decidere l’immediata cessazione della produzione – si legge ancora nel decreto – ha contestualmente deciso di rifiutare la prestazione lavorativa dei 422 dipendenti (il cui rapporto di lavoro prosegue per legge fino alla chiusura della procedura di licenziamento collettivo), senza addurre una specifica ragione che imponesse o comunque rendesse opportuno il suddetto rifiuto, il che sicuramente contrario a buona fede e rende plausibile la volontà di limitare l’attività del sindacato. Quanto al rispetto del ruolo del sindacato stesso – chiarisce il giudice – appare significativa la chiusura di 24 ore per ‘par collettivo’, concordata con motivazione rivelatasi successivamente pretestuosa e artatamente programmata per il giorno successivo a quello fissato per decidere la cessazione di attività, in modo da poter comunicare la suddetta cessazione ai lavoratori e al sindacato con lo stabilimento già chiuso”. Il Tribunale di Firenze condanna Gkn “a porre in essere le procedure di consultazione e confronto previste dall’articolo 9 parte prima del Ccnl e dall’accordo aziendale del 9 luglio 2020 indicato in motivazione; a pubblicare il testo integrale del presenze decreto a sue spese e per una sola volta sulle edizioni nazionali dei quotidiani ‘La Repubblica’, ‘La Nazione’, ‘Corriere della Sera’ e ‘Il Sole 24 Ore’; al pagamento in favore del sindacato ricorrente delle spese di giudizio che liquida in complessivi 9.300 euro oltre Iva, cpa e contributo spese generali”. Ad Gkn: “Immediata esecuzione provvedimento tribunale” In considerazione della condanna, da parte del tribunale di Firenze “alla ‘revoca’ della lettera di apertura della procedura ex artt. 24 e 4 L. n.223/1991, l’incontro odierno presso il Vs. Spettabile Ministero resta assorbito dall’esecuzione del provvedimento, al quale con la presente diamo immediata esecuzione, revocando la suddetta procedura (senza che ciò possa considerarsi acquiescenza e con ogni più ampia riserva di impugnazione)”. E’ quanto comunica l’ad di Gkn Driveline in una lettera inviata ai ministeri di Lavoro e Sviluppo economico, sindacati e istituzioni. L’incontro odierno è previsto oggi alle 17 al Mise a Roma. Giorgetti: “Non è far west, in Italia le regole ci sono” “La sentenza del Tribunale dimostra che in Italia le regole ci sono, questo non è far west e tutti devono rispettarle. Questo è un primo passo per ristabilire un ordinato sistema di cose””. Così il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Accoto: “Da aziende ci si aspetta comportamento etico” “Il pronunciamento del tribunale di Firenze, che ha revocato la lettera d’apertura della procedura di licenziamento collettivo di 422 dipendenti della Gkn di Campi di Bisenzio (FI), è l’ennesima prova di come l’atteggiamento di alcune multinazionali sia contrario al dialogo e alle corrette procedure di consultazione da porre in essere. Anche in questo caso centinaia di lavoratori erano stati liquidati a luglio con una odiosa e-mail. Auspico che al tavolo convocato quest’oggi al Mise dalla vice ministra Alessandra Todde arrivi, da parte dell’azienda, un atteggiamento piu’ costruttivo e collaborativo. Chi fa impresa deve avere una etica sociale e del lavoro che troppo spesso vediamo smarrita”. Lo afferma Rossella Accoto, sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali. Todde: “Ora introdurre decreto su sulla responsabilità sociale d’impresa” “Dobbiamo introdurre il decreto su cui ho lungamente lavorato con il ministro Orlando sulla responsabilità sociale d’impresa, in modo che tutte le grandi aziende, non in crisi, che hanno preso soldi pubblici e che intendono licenziare o decentrare le produzioni, seguano percorsi normati e ordinati, proprio nel segno della responsabilità sociale. È quanto dichiara, in una nota, la viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde. Re David: “Avevamo ragione, ora intervenga Draghi” “Abbiamo vinto insieme ai lavoratori perché avevamo ragione, i licenziamenti alla Gkn sono illegittimi. Ora il Presidente del Consiglio e il Ministero dello Sviluppo Economico facciano la loro parte e intervengano in tema di delocalizzazioni e ad una soluzione che garantisca la ripresa produttiva e l’occupazione nello stabilimento per i lavoratori di Campi Bisenzio e di tutto l’indotto”. Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil Firenze e Prato.
fonte foto Firenze.repubblica.it