I lavoratori della Whirpool sono arrivati in via Molise, alle spalle dell’ingresso del ministero dello Sviluppo economico dove una delegazione è stata ricevuta dalla sottosegretaria Alessandra Todde. Tutto si è svolto in maniera pacifica al grido di “Napoli non molla”, intonando l’inno nazionale intonato sotto la sede del ministero e qualche fumogeno. “Oggi parte un conto alla rovescia. Chiediamo a Palazzo Chigi di intervenire e di prendere provvedimenti non solo su Whirpool, ma anche su tutte quelle multinazionali che in Italia dimostrano la stessa arroganza”, ha spiegato Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, al corteo dei lavoratori Whirpool di Roma. “Lo sciopero di gruppo in tutti i siti Whirlpool è la nostra risposta forte alla volontà della multinazionale di abbandonare ogni impegno e responsabilità verso il sito di Napoli e i suoi lavoratori. Non possiamo accettare questo disimpegno e vogliamo ricostruire le condizioni affinché Whirlpool sia protagonista di soluzioni valide e durature dal punto di vista industriale”. Così il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia. “In fondo a questa vertenza dobbiamo far trovare il lavoro per ognuno. Parlare di incentivi o di ricollocazione come i vertici di Whirlpool hanno fatto in questi giorni sulla stampa e’ possibile solo se si da’ un futuro industriale allo stabilimento di via Argine a Napoli. Chiediamo non solo al Mise ma alla stessa presidenza del consiglio di massimizzare lo sforzo e di giocare tutto il peso delle istituzioni per rimettere in carreggiata questa vertenza”, aggiunge Benaglia, che conclude: “Serve un progetto industriale credibile, con la responsabilità di Whirlpool. Dare una risposta a questa vertenza sarebbe un segnale importante a tutte le crisi industriali e occupazionali vecchie e nuove che i metalmeccanici stanno gestendo”. Il corteo, partito da Roma Termini, è stato organizzato da Fiom, Fim e Uil. Presenti secondo le stime dei sindacati circa 400 lavoratori provenienti da tutti e sei gli stabilimenti d’Italia.
Fonte:RaiNews