Nella sala della Protomoteca in Campidoglio è allestita la camera ardente di Raffaella Carrà che rimarrà aperta fino a domani mattina quando si svolgeranno i funerali in Santa Maria in Aracoeli alle 12. Tante le persone in fila, anche oggi, per dare l’ultimo saluto alla regina della tv. Qualcuno si inginocchia, qualcuno fa “ciao” con la mano. Accanto al feretro un cartello con la scritta: “Il tuo silenzio è rumore”. Due cuscini di fiori gialli, il suo colore preferito, come gialla è la corona, inviata dal suo fan club ufficiale (posta accanto a quelle della Rai e della sindaca Virginia Raggi, che ha accolto il corteo funebre) circondano il feretro. Nella sala come colonna sonora ci sono le sigle, che scorrono su uno schermo, dei programmi simbolo dell’artista e conduttrice, ricordata anche da una serie di foto che la ritraggono in diverse fasi della sua carriera. Sergio Japino, compagno di una vita, si è trattenuto davanti al feretro in raccoglimento. Per domani, giorno dei funerali, ha chiesto ai fan un “ultimo saluto virtuale” alla sua Raffa alle ore 12. Luxuria ha posizionato una bandiera arcobaleno sul feretro. “E’ stato un gesto spontaneo, non era programmato” spiega a a Radio Cusano Campus. “Ho salutato i parenti e poi ho fatto un gesto che mi è venuto dal cuore, ho ripiegato questa sacca che avevo con me con i colori della Rainbow. La comunità Lgbt ha sempre amato Raffaella Carrà, amore ricambiato, lei di questo amore ha fatto anche motivo di orgoglio perché in moltissime dichiarazioni ha ribadito la sua vicinanza, il suo rispetto e il suo amore nei confronti di tutto il suo pubblico, ma in particolare della comunità Lgbt”. Ieri sera le hanno reso omaggio, tra gli altri, Pippo Baudo, Renzo Arbore e Pupo. “Siamo molto addolorati tutti – dice Baudo – per questa perdita. Per una persona che ci ha fatto compagnia e ci ha regalato momenti indimenticabili”. “Tutti noi siamo stati ammiratori di Raffaella, noi abbiamo avuto il privilegio di essere anche amici e il dolore è maggiore purtroppo in questi casi – continua Baudo -. Non pensavo che fosse ammalata. Nessuno di noi pensava fosse ammalata perché ha tenuto nascosta la sua malattia in maniera egregia. Ha dato una prova di forza, di segretezza e di enorme coraggio. Raffaella era divertente, era brava, era preparata, parlava un sacco di lingue. Raffaella era Raffaella”, conclude Baudo. Arbore ha sottolineato: “Ho scoperto che su YouTube si trova il debutto di Raffaella Carrà in un mio programma del 1969. Lei è giovane e bellissima, balla ma purtroppo cade. Si rialza e le viene fatto un bellissimo applauso. E rivedendola era già la Raffaella umana che sapeva parlare con i giovani, che raccontava della sua modestia. Si intuiva già allora che Raffaella sarebbe diventata una grande diva internazionale ma che non se la tirava”. Insieme a Japino, ieri ad arrivare tra i primi, anche Maria De Filippi che si è fermata in raccoglimento per qualche minuto davanti al feretro. In onore di Raffaella, sulla facciata di Viale Mazzini sono state proiettate le immagini più belle della sua lunghissima carriera, i momenti clou della sua storia professionale: ritratti in bianco e nero alternate a foto a colori con gli scintillanti abiti di scena, accompagnate dalle musiche delle sue canzoni più celebri. Il feretro di Raffaella Carrà, scomparsa a 78 anni, è giunto in Campidoglio dopo un lungo corteo che ha attraversato Roma, un pellegrinaggio sui luoghi simbolo della sua carriera e della Rai: l’Auditorium del Foro Italico, la sede Rai di di Via Teulada 66, il Teatro delle Vittorie, la sede Rai di Viale Mazzini 14 fino all’arrivo in Campidoglio (Sala Protomoteca).
Fonte- Rai News