Lo sport è ricominciato, seppure con le opportune limitazioni. Il risultato è uno spettacolo senza spettatori fisici, per qualcuno un oggetto troppo freddo e asettico, per altri un modo comunque efficace per restituire al grande pubblico una delle forme migliori di intrattenimento.
Una cosa è certa. L’unico modo per assistere agli eventi sportivi è oggi quello concesso dalla Tv e dalle trasmissioni via Internet. Ne sono consapevoli le emittenti che detengono i diritti, le più veloci a sintonizzarsi sulla nuova fenomenologia dello sport ai tempi del Coronavirus, anche per ovvie ragioni di business.
È il caso di DAZN – società operativa in nove mercati e che in Italia detiene i diritti per tre partite di ogni turno di Serie A, tutta la Serie B e le migliori partite di Liga, Ligue1, EFL Championship, FA Cup – che ha da poco rivelato i dati relativi al cosiddetto lockdown e alcuni programmi per il suo futuro.
“L’emergenza Covid 19 ha impattato in modo importante il nostro mercato come tutti gli altri”, commenta Veronica Diquattro (nella foto), Executive Vice President Southern Europe at DAZN. “Chiaramente quando gli eventi sportivi live sono stati progressivamente cancellati e tutto il mondo dello sport si è fermato, DAZN, il cui core è costituito dall’evento sportivo live, ha dovuto velocemente riprogrammare tutte le sue attività per continuare ad offrire ai propri tifosi contenuti interessanti, emozionanti e coinvolgenti”.
Va detto che già prima del lockdown la programmazione di DAZN prevedeva una parte di contenuti on demand fatta di interviste, approfondimenti e documentari, ma è stato solo con il congelamento degli eventi sportivi live che questa parte si è davvero consacrata agli occhi del pubblico.
Nel periodo compreso tra il 15 marzo e il 15 giugno 2020, si legge in un’infografica rilasciata dalla società, sono stati creati 11 nuovi format che hanno portato alla realizzazione di 265 contenuti originali per un totale di 145 ore di intrattenimento. Fondamentale il coinvolgimento di circa 50 atleti intervistati che, per far fronte alla delicata situazione, si sono spesso improvvisati veri e propri cameraman e registi con i propri cellulari.
Nella top 5 dei contenuti più visti, si legge sempre nell’infografica, comanda l’Inter del Triplete raccontata da Pardo, lo speciale su Dovizioso e Roberto Baggio. I grandi capoluoghi guidano invece la classifica delle città con più ore di stream: al primo posto Milano, seguita da Roma, Torino, Bologna e Napoli.
Anche per DAZN la tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale, sia durante il lockdown che nel momento della ripresa. “La tecnologia ci ha permesso prima di tutto di mantenerci sempre operativi: tutte le ore di produzione e i nuovi format realizzati in questi mesi sono stati prodotti da remoto. Le nostre persone hanno avuto la possibilità di continuare a svolgere il loro lavoro nel rispetto delle regole e soprattutto in totale sicurezza. Quindi, non solo il processo creativo ma anche quello produttivo non si è interrotto. La flessibilità e la facilità di utilizzo della nostra piattaforma hanno consentito ai nostri utenti di essere connessi con più dispositivi (fino ad un massimo di sei) e in ogni luogo. Tra l’altro, la comodità di accedere con dispositivi diversi ad una stessa piattaforma consente a ciascuno di godere di una visione personalizzata e unica”.